FIANCO DESTR, MARCH

Cirio si iscrive al nuovo partito: ok alla federazione di Salvini

Il governatore non ha dubbi: "È uno strumento fondamentale per far sì che il governo Draghi possa attuare quelle riforme che il centrodestra vuole". Del resto era da tempo che mostrava insofferenza per le anguste mura berlusconiane

Alberto Cirio sale sul predellino. La federazione di centrodestra a trazione leghista piace al governatore del Piemonte per il quale potrebbe essere uno “strumento fondamentale per far sì che il governo Draghi possa attuare quelle riforme che il centrodestra vuole”. Per Cirio, insomma, vanno messe da parte le resistenze che pure si registrano in queste ore soprattutto a casa sua, tra quegli azzurri preoccupati di finire nei fatti “annientati” dal partito di Matteo Salvini: una annessione più che una federazione. Per l’inquilino di piazza Castello, da tempo irrequieto e alla ricerca di nuovi spazi di manovra oltre le vecchie e sempre più anguste mura berlusconiane, la federazione consentirebbe al centrodestra “di essere più forte” e, quindi, di essere “determinante nel chiedere le riforme che vuole. Parlo delle politiche liberali, di quelle a favore delle imprese e delle aziende e, soprattutto, dell’abbattimento delle tasse. Se vogliamo che il Paese cambi, dobbiamo farlo anche attraverso una federazione di forze politiche che siano determinanti nel chiederlo”.

Un progetto che dovrà prevedere come passaggio intermedio la “federazione” e non la fusione “perché vogliamo rispettare l’identità di ciascuno, rispettare le differenze, ma valorizzarle in un sistema comune che ci permetta davvero di mettere sul tavolo del governo Draghi le misure che servono al Paese ma che bisogna avere la forza di attuare. La federazione avrà, se sarà fatta, questa forza”.

Giacometto (FI): "Partiamo dal basso"

Si tratterebbe di una sorta di anticamera per un partitone unico che potrebbe concretizzarsi invece alle prossime elezioni, sulla scia di quella che è stata l’esperienza del Popolo della Libertà, partito nato nel marzo 2009 dall’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale e poi naufragato, dopo una serie di scissioni, definitivamente nel 2013. A Silvio Berlusconi l’idea piace e anche se tra i suoi in molti minacciano le barricate il Cav. sembra intenzionato ad andare avanti. “E il presidente non me ha mai sbagliata una”, sottolinea Cirio.

print_icon