Mercato immobiliare, riparte a Torino settore residenziale 

Il mercato immobiliare torinese post Covid mostra due facce: recupera il settore del residenziale, mentre subisce un ulteriore peggioramento quello degli uffici e dei negozi. Emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2021 di Nomisma. Permane ancora incertezza tra gli operatori: il 50% ritiene che nel 2021 il mercato delle compravendite recupererà pienamente i livelli di attività persi nel 2020, lasciando l'altra metà ancora dubbiosa sul ritorno ai volumi pre-Covid. Sul mercato residenziale la domanda sembra essersi rivitalizzata, tornando inaspettatamente vivace e oggi più rivolta ad abitazioni con spazi esterni, balconi e vicinanza ai servizi. Considerando le abitazioni usate, si nota un aumento dei prezzi in tutte le zone della città, con un recupero dell'1,6% in termini semestrali nella media urbana. Questo risultato è superiore a quanto registrato per la media del mercato italiano e fornisce un segnale importante per la dinamica del residenziale torinese. A ciò si accompagna una riduzione dei tempi medi di vendita (5,2 mesi) e degli sconti (13%), segnale - secondo Nomisma - di un mercato residenziale più brillante e in recupero rispetto al periodo pandemico. I canoni di locazione registrano un aumento medio pari a +1,3% e punte del 3% in zone di pregio e centro. I rendimenti lordi annui (5,4%) mostrano una discreta variabilità tra le aree cittadine: si va dal 4,7% delle zone di pregio al 6% della periferia. Il 55% della domanda transitata per agenzie è oggi rivolta all'acquisto. Gli indicatori relativi a uffici e negozi sono in costante calo. Le compravendite hanno chiuso il 2020 con una contrazione più marcata per i negozi e un calo meno pronunciato per gli uffici. Sconti (17% per gli uffici e 17,5% per i negozi) e tempi medi di vendita (9,5 mesi per gli uffici e 10 mesi per i negozi) rimangono elevati.

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