Peggiora occupazione nelle imprese artigiane, meno contratti

Peggiora l'andamento dell'occupazione nelle piccole imprese artigiane: il saldo passa da -15,06% a -21,83% e sono in calo le previsioni di assunzioni di apprendisti (da -29,29% a -35,38%). E' il dato allarmante della terza indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte che ha confermato Giorgio Felici alla guida per i prossimi quattro anni. Il saldo delle previsioni della produzione totale passa da -26,37% a -27,65% e anche per l'acquisizione di nuovi ordini si conferma l'alta percentuale di pessimisti, anche se con un lieve miglioramento dal -42,77% al -42,57%. Le ipotesi di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese salgono dal 46,29% al 49,43%; quelle di carnet da uno a tre mesi calano dal 39,61% al 38,80%; quelle di carnet superiore ai tre mesi si riducono da 14,09% all'11,77% denotando una diminuzione della fiducia di poter contare su commesse di lavorazione di lungo termine. Si accentua la negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni che passa dal -37,67% al -44,17%. La percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti sale dal 78,25% al 79,94%. "In un momento in cui si comincia ad intravvedere la luce in fondo al tunnel in cui il Covid-19 ha fatto entrare la nostra economia le nostre imprese temono fortemente una battuta di arresto. Un elemento di grande criticità che rischia di bloccare la ripresa è il pesantissimo aumento dei costi delle materie prime, commenta Felici, 50 anni, titolare della Tipografia Piemonte Editrice.

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