Referendum: promotori No Green pass, ostacoli "istituzionali"

I promotori del referendum No Green Pass denunciano di scontrarsi contro "ostacoli istituzionali" e annunciano di aver deciso "qualora non si dovesse raggiungere la soglia delle 500.000 firme entro il 30 ottobre 2021", che "la raccolta proseguirà allo scopo di certificare la volontà politica dei cittadini italiani di opporre qualsiasi tipo di resistenza civile e democratica all'uso del Green Pass e di qualsiasi altro strumento di coercizione e di controllo sociale cui vorrà ricorrere questo Governo ed il suo Presidente". I promotori in una nota sottolineano: "sin dal principio eravamo consapevoli che far firmare 18.000 cittadini al giorno (tanto è necessario per raggiungere le 500.000 firme richieste in quattro settimane) fosse un'impresa difficile". Tra gli ostacoli, spiegano, alcuni erano "prevedibili (i tempi ristretti), altri inimmaginabili, come ad esempio: i media hanno dato spazio all'iniziativa referendaria al solo scopo di penalizzarla; molti hanno criticato la farraginosità e i costi delle modalità di voto online" . "Cittadini da ogni parte d'Italia - proseguono - ci segnalano ostacoli all'esercizio del loro diritto di firma dei moduli referendari: alcuni Comuni negano l'esistenza stessa di una raccolta firme contro il Green Pass; altri, invece, negano di avere ricevuto i moduli per la raccolta delle firme, che pure sono stati inviati dal Comitato promotore o portati dai volontari; altri omettono di vidimare i moduli in questione o di registrare i documenti dei firmatari; altri ancora impediscono con motivazioni pretestuose l'accesso dei cittadini agli Uffici comunali o, paradossalmente, lo subordinano all'esibizione del Green Pass; altri, infine, si rivelano restii a fornirci informazioni sull'andamento della raccolta firme". "Scontiamo - concludono - incertezze e indecisioni da parte delle Autorità nell'accordarci le autorizzazioni necessarie per organizzare la raccolta delle firme ad opera dei volontari, che determinano improvvise complicazioni di natura logistica in grado di ostacolare concretamente il successo della raccolta firme". Nonostante tutto, annunciano, la raccolta firme prosegue in diverse località.

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