FINANZA & POTERI

Crt, sventato il blitz anti Quaglia. Cooptato l'ex magistrato Terzi

Fallisce la fronda dell'asse Appendino-Palenzona. La lista contrapposta al presidente prende solo 7 voti su 15. Convergenza sul nome dell'ex presidente del Tribunale di Torino. Si riapre il confronto con le istituzioni per gli altri due posti

È fallita nei numeri l’annunciata offensiva dell’asse Appendino-Palenzona che, nei piani dell’ex sindaca e di Furbizio, avrebbe dovuto conquistare i tre posti vacanti nel consiglio di indirizzo della Fondazione Crt la cui nomina è prevista con il sistema della cooptazione.

Gli annunciati 11 voti su 15 in seno al Consiglio di indirizzo cui spettano le tre nomine, alla fine si sono rivelati decisamente meno, arrivando appena a 7, ovvero i tre in quota Appendino: Arturo Soprano, Davide Franco e Francesco Galietti e i quattro “palenzoniani”: Corrado Bonadeo, Riccardo Piaggio, Gianluca Gaidano e Paolo Garbarino. L’unica nomina effettuata oggi, è stata quella dell’ex presidente del Tribunale di Torino Massimo Terzi, 65 anni, dimessosi poche settimane fa in polemica con il sistema giudiziario italiano dopo la mancata nomina a capo della Corte d’Appello di Milano. La sua cooptazione è avvenuta con 10 voti su 15, per il resto tutto rinviato. Nulla da fare, quindi, per Vittoria Villani (in passato direttore della Fondazione CrAsti) e per la giovane biellese Fiorenza Viazzo. La particolare situazione, ben lontana da un’armonia e scelte largamente condivise ha consigliato una pausa di riflessione col rinvio delle altre due nomine al prossimo 10 novembre. Un lasso di tempo che permetterà al presidente Giovanni Quaglia di adempiere al mandato ricevuto dal Consiglio, ovvero riaprire i canali di consultazione con il presidente della Regione Alberto Cirio e con il nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Intanto con l'approvazione all’unanimità del documento programmatico previsionale da parte del Consiglio di indirizzo, la Fondazione Crt mette in campo per il prossimo anno 52 milioni di euro, due in più rispetto a quanto stanziato per il 2021. In particolare, 16,5 milioni di euro saranno destinati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, le mostre e il rilancio del settore culturale dopo la pandemia; 16 milioni per le attività scientifiche e tecnologiche, la ricerca applicata e l'innovazione (con una particolare attenzione a temi strategici quali la digital transformation), la formazione del capitale umano fin dai primi anni di scuola e il rafforzamento delle competenze dei giovani talenti; analoga cifra milioni per la promozione dell'imprenditoria sociale, l'inclusione delle persone in difficoltà, la salvaguardia del territorio, il consolidamento del sistema di primo intervento del 118 e della protezione civile.

"Guardiamo al 2022 con maggiore ottimismo, potendo contare sull'attenta gestione patrimoniale, dalla quale abbiamo continuato a generare una buona redditività anche durante i momenti più complessi della pandemia, su una robusta posizione finanziaria netta costruita nel tempo e sul ritorno alla distribuzione dei dividendi". ha detto il segretario generale Massimo Lapucci, commentando i 52 milioni di euro stanziati dall'ente per il 2022 a beneficio del terzo settore e delle varie realtà non profit dell'arte, della cultura, della ricerca, del welfare, dell'ambiente, e dell'innovazione che operano attivamente in Piemonte.

Tra gli interventi finanziati dalla cassaforte piemontese presieduta da Quaglia, per 3 milioni e mezzo i progetti innovativi da realizzare in sinergia con due componenti del "Gruppo Crt" come la Fondazione Sviluppo e Crescita Crt e le Ogr. Quest'ultimo è a tutti gli effetti un hub internazionale di sperimentazione culturale e tecnologica, unico luogo in Italia con 9 diversi programmi di accelerazione di start up e con una mission sepre più orientata verso la leva dei big data e dell'Intelligenza artificiale per l'impatto sociale attraverso il Data Science for Social Good Center. “Il documento programmatico previsionale che la fondazione vara nel proprio trentennale, rappresenta un vero e proprio piano strategico per il territorio - ha spiegato il presidente Quaglia- con l'obiettivo di costruire insieme alle istituzioni, alla business community e alla società civile organizzata un futuro più sostenibile, più digitale, più inclusivo e più resiliente per l'intera comunità, a partire dalla next generation".

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