Museo della Omosessualità, a Torino nasce Comitato promotore

In attesa di un incontro congiunto con Comune e Regione per discutere del progetto, è stato costituito il Comitato promotore per il Museo dell'Omosessualità Torino, idea lanciata nel mese di ottobre da Angelo Pezzana e Maurizio Gelatti, presidente e co-presidente della Fondazione Sandro Penna - FUORI!, che avevano scritto una lettera in merito al presidente Alberto Cirio e al sindaco Stefano Lo Russo. La proposta e' quella di un museo, il primo in Italia, dedicato alla storia dell'omosessualità, "per colmare una lacuna, per combattere discriminazioni e pregiudizi, per favorire la conoscenza e far conoscere battaglie di civiltà spesso dimenticate o non note alle nuove generazioni e per consolidare la fama di Torino come Capitale dei Diritti". Al Comitato promotore, oltre a Pezzana e Gelatti, hanno aderito numerose personalità del mondo della cultura, della politica e dell'imprenditoria, a cominciare dall'ex sindaca Chiara Appendino e dal suo assessore ai Diritti Marco Giusta, nuovo coordinatore del Torino Pride. Fra i vari nomi quelli di Guido Accornero e Nicola Lagioia, rispettivamente fondatore e direttore del Salone del Libro di Torino, il critico d'arte Luca Beatrice, Giulio Biino e Elena Loewenthal, presidente e direttrice del Circolo dei Lettori, e Alessandro Bollo, direttore del Polo del '900. E, ancora, la senatrice Monica Cirinnà, il direttore del Tff Stefano Francia di Celle e le direttrici attuale e precedente del Lovers Film Festival, Vladimir Luxuria e Irene Dionisio. Hanno aderito anche Fulvio Gianaria, presidente Ogr-Crt, Ugo Nespolo, Antonio Pizzo, docente, fra i promotori della cattedra di Storia dell'Omosessualità all'Università di Torino, e Paolo Verri, ex direttore del Comitato Italia 150 e fautore della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura.

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