Vaccini: Pd,grave negare accesso diretto prime dosi studenti

I consiglieri regionali Pd Domenico Rossi e Daniele Valle ritengono "grave" lo stop all'accesso diretto al vaccino anti-Covid per le prime dosi, ora riservato ad alcune categorie, sottolineando che peserà soprattutto sugli studenti. "Con l'entrata in vigore dell'obbligo per gli over 50 - spiegano i due esponenti dem - considerato l'aumento della richiesta, la Regione ha deciso il blocco dell'accesso libero per la prima dose di vaccino. È un errore grave che ricadrà soprattutto sugli studenti. L'accesso diretto per i non vaccinati, con la comodità e l'immediatezza che comporta, e' infatti uno strumento molto allettante". "Il Piemonte, con il 72,9% della fascia 12-19 anni vaccinata con ciclo completo - rimarcano - e' sotto la media nazionale e al 14/o posto tra le Regioni. In questa fascia di età ha il 18,6% contro il 17,7% nazionale di soggetti senza neppure la prima dose, ed e' decimo per le terze dosi. Tra il 7 e il 10 gennaio ha somministrato 7.346 dosi ai soggetti in questa fascia contro le 11.698 del Veneto, le 10.632 dell'Emilia e le 14.745 del Lazio. E le cose vanno anche peggio per la fascia 5-11: da terzultimi ora siamo penultimi in Italia, con il 91,1% senza neppure la prima dose. Solo le Marche fanno peggio". "Serve una forte accelerazione - affermano - ma soprattutto va ripristinato immediatamente l'accesso libero per le prime dosi di tutti, a partire dagli studenti. Assurdo poi che non si possa prenotare direttamente l'appuntamento come in tutte le altre Regioni".

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