DISCORDIA ISTITUZIONALE

Tra Cirio e Lo Russo non metterci il Cav

Siparietto quirinalizio. Il sindaco boccia le aspirazioni di Berlusconi e il governatore replica: "Per fortuna io voto e tu no". Schermaglie ma l'intesa istituzionale è più forte che mai - VIDEO

“Io non penso che Berlusconi rappresenti la figura che ha i criteri” per diventare il prossimo Capo dello Stato, ovvero che non possa essere “il presidente di tutti” dice il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. “Per fortuna io voto e tu no”replica sorridendo il governatore del Piemonte Alberto Cirio. Il siparietto, intercettato dalla telecamera dell'agenzia Dire, è andato in scena oggi durante la visita dei due all’hub vaccinale del Valentino e si è protratto qualche minuto davanti a microfoni e taccuini dei giornalisti.

E se Cirio fa il gigione, Lo Russo, impassibile, prosegue con la sua argomentazione: “Rispetto le posizioni politiche ma penso che il Presidente della Repubblica debba essere il presidente di tutti, deve essere riconosciuto a livello internazionale come leader del nostro paese”. “Ha compiti molto delicati – prosegue il sindaco di Torino –. Credo che questa debba essere la riflessione e auspico che tutti coloro che sono chiamati a votare mettano da parte l’appartenenza di partito e la convenienza politica della loro traiettoria personale e mettano al centro gli interessi del paese, individuando una persona che effettivamente possa rappresentare una figura in cui tutti quanti gli italiani si riconoscano”.

Battute a parte, sulla competizione per il Colle Cirio resta abbottonato: “In questo momento mi occupo delle liste dei vaccini e non di quelle del Quirinale” scherza il presidente dopo essere stato eletto ieri da Palazzo Lascaris tra i tre delegati del Piemonte. “Il 24 gennaio saremo convocati, è un momento estremamente importante ma ogni valutazione verrà fatta a tempo debito, in quella sede”.

Particolarmente a suo agio sul dibattito quirinalizio, Lo Russo ha inoltre auspicato che “venga individuato un presidente che abbia autorevolezza internazionale, trasversale, che sia persona competente in grado di essere di garanzia per tutte le forze politiche”. “Eviterei di collegare l’elezione del Quirinale con le sorti del governo – ha proseguito il primo cittadino –. Sono due cose diverse, il presidente della Repubblica è una figura estremamente importante che garantisce stabilità al sistema istituzionale e non penso sia corretto politicamente usare strumentalmente l’argomento della caduta del governo e delle elezioni anticipate per individuare il candidato migliore”. Poi sull'eventualità di un Mattarella bis Lo Russo non si nega un buffetto al Movimento 5 stelle, osservando come l’attuale Capo dello Stato “abbia detto con chiarezza che ritiene di non essere la persona adatta a interpretare un secondo mandato”. Di più: “Penso bisogna rispettarlo e trovo suggestivo che gli stessi che qualche anno fa ne chiedevano l’impeachment oggi siano in prima linea a chiedere il bis”.

Sempre a proposito del Quirinale, Lo Russo esprime il suo rammico per l'assenza di un sindaco tra i delegati: “Mi sembra un’occasione persa, lo dico con franchezza. Penso che questo meccanismo dovrebbe essere cambiato”.

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