Lo Russo, c'è emergenza giovani non girarsi da altra parte

 

"C'è un'evidente e rilevante emergenza giovani che a me preoccupa, da sindaco e anche da papà, ed è per questo che e' doveroso approcciare al tema con rigore, comprensione del fenomeno e in ottica sinergica. L'amministrazione non deve girarsi dall'altra parte". Ad affermarlo il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che ha chiesto oggi in Consiglio di riferire all'aula sui recenti episodi che hanno coinvolto giovani e bande giovanili, l'ultimo dei quali accaduto nel weekend a Nichelino.

Lo Russo, che ringrazia "a nome della Città il comandante provinciale e tutta l'Arma dei carabinieri, pronta e veloce nel prevenire e scongiurare un evento che avrebbe potuto avere connotati ben diversi", osserva che "se guardo cosa capita a Torino, nella prima cintura e a Milano, qualche problema me lo pongo. C'è una questione di legalità e presidio del territorio ma non è certamente una questione che si risolve con le volanti". "Se abbiamo a cuore i giovani - sottolinea - dobbiamo occuparci di loro, che vuol dire investire risorse ed energie, soprattutto per le fasce più fragili. Dovremmo lavorare fortemente su una serie di assi", precisa, citando quindi la "ripresa dell'educativa di strada, esperienze straordinaria della nostra città, la questione dei Neet, con la pandemia che ha fatto danni devastanti in questo campo, e il tema del supporto psicologico ai ragazzi e della ripresa del nucleo di prossimità della polizia municipale. È fondamentale intervenire su elementi di fragilità e lo faremo con operazioni visibili - conclude -, ma non possiamo esaurire l'azione di rigenerazione urbana a una riqualificazione fisica, quindi daremo vita a un gruppo interassessorile con il compito di aiutare squadra governo a focalizzate l'attenzione anche dei progetti del Pnrr anche su questa emergenza core che è un'emergenza. Recuperare questi ragazzi e' un obbligo morale e politico".

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