POST EMERGENZA

In Piemonte Covid sotto controllo, ma ci sono ancora 360mila no vax

Incidenza di casi su 100mila abitanti più bassa a livello nazionale. Numeri inferiori alla media anche per i posti letto e la percentuale di tamponi positivi. In vetta alla classifica per il numero di vaccinati. Da domani quarte dosi per over 80 e Rsa

Numeri bassi, quindi numeri buoni quelli che si registrano, da un mese a questa parte, in Piemonte sul fronte del Covid. Come spesso è stato ricordato, la fine dello stato di emergenza non coincide affatto con il venir meno della diffusione del virus, che si presente con ulteriori varianti. I casi si positività continuano a permanere in maniera considerevole, seppur con una gravità infinitamente minore rispetto anche a un passato non lontano. Gli stessi ricoveri negli ultimi giorni, per quanto riguarda l’area medica, hanno segnato un lieve aumento che, tuttavia, non ha interessato le terapie intensive.

Un quadro più che sotto controllo e che, gli ultimi dati, indicano migliore per il Piemonte rispetto pressoché a tutte le altre regioni. L’incidenza dei contagi attestata a 490,9 casi su 100mila abitanti è, insieme al dato della Valle d’Aosta, la più bassa del Paese. Altro dato record, in positivo, riguarda l’occupazione dei posti letto in area medica pari al 10,1% anche in questo caso il più basso in Italia, insieme a quello della Provincia Autonoma di Bolzano. Decisamente sotto la media nazionale fissata al 4,7% anche la presenza di pazienti Covid in terapia intensiva che in Piemonte si ferma al 3,2%. Un ulteriore dato riguarda i tamponi che segnano una positività del 10,6% sul totale dei test eseguiti.

Numeri che, pur non dovendo indurre a un rischioso abbassamento della guardia, delineano uno scenario ottimistico e, soprattutto, dovrebbero consentire una decisa e necessaria ripresa di tutte le attività mediche segnate da enormi ritardi e interruzioni negli oltre due anni di pandemia. Cautela e attenzioni non debbono venir meno anche alla luce del possibile affacciarsi di varianti più aggressive che nessuno può escludere. Ad oggi dai dati diffusi dall’Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 4 aprile nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron 2, mentre non sono state rilevate mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante Omicron 3.  Per quanto riguarda invece la ricombinante XE (Omicron1+Omicron 2) è stata individuata in singoli tamponi nasofaringei, ma non è al momento possibile confermarne la presenza attraverso le acque reflue, come spiegano gli esperti dell’agenzia regionale per l’ambiente.

Quadro confortante anche per quanto riguarda la campagna vaccinale. Le oltre 2 milioni e 800 mila terze dosi effettuate, portano il Piemonte in testa nella classifica delle regioni con l’86,6%  superato soltanto di meno di un punto dalla Valle d’Aosta. Su una platea di 4,2 milioni di piemontesi, 362mila persone si sono rifiutate di vaccinarsi: 106mila sono over 50 e 113mila dai 5 agli 11 anni. Sono, invece, 168mila i piemontesi che non hanno aderito alla campagna vaccinale, ma avendo contratto il Covid negli ultimi sei mesi sono considerati immunizzati naturalmente. Anche in questo caso c’è una sostanziale divisione a metà tra gli over 50% (39mila) e i bambini (46mila) dai 5 agli 11 anni. 

E da domani partono le quarte dosi rivolte in particolare alla popolazione over 80 e agli ospiti delle Rsa. In tutto quasi 340 mila persone con più di 80 anni che hanno già ricevuto la terza dose, di cui circa 30 mila ospiti all’interno delle Rsa del territorio. Questi ultimi saranno vaccinati all’interno delle strutture, mentre gli altri riceveranno come sempre  l’sms di convocazione da parte della propria Asl con data, ora e luogo dell’appuntamento che sarà sempre possibile spostare attraverso il portale www.IlPiemontetivaccina.it. Resta sempre valida anche la possibilità di prenotare autonomamente presso il proprio medico di famiglia se vaccinatore. Come previsto dal piano nazionale partiranno nei prossimi giorni anche le convocazioni per i circa 117 mila fragili over 60 che hanno già ricevuto la terza dose e possono ricevere la quarta. Anche in questo caso riceveranno l’sms di convocazione o una chiamata diretta.

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