ECONOMIA DOMESTICA

Più lo mandi giù più ti tira su (i conti)

Volano gli utili di Lavazza a 105 milioni (+44%) nel 2021. Fatturato per la prima volta sopra i 2,3 miliardi. Performance positive in tutti i mercati. Boom in Nord America: +21%. Sospesa l'attività in Russia

Più lo mandi giù più ti tira su (il fatturato). Come nel celebre spot di Nino Manfredi, solo che a tirarsi su non c'è solo chi prova il caffé di Lavazza, ma anche i conti del gruppo torinese. Nel 2021 l’azienda torinese del caffè registra ricavi pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2020. La posizione finanziaria netta è di 283 milioni con una generazione di cassa operativa pari a 203 milioni, in miglioramento rispetto al 2020 (125 milioni). Ha recuperato fatturato il canale Fuori Casa, che era stato frenato dal Covid; bene anche il canale Home con un +6,3% rispetto al 2020 e +23,8% rispetto al 2019 nonostante il ritorno ai trend pre-Covid. L’Ebitda è pari a 312 milioni, rispetto ai 253 milioni del 2020 (+23,3%), l’Ebit è di 163 milioni rispetto ai 108 del 2020 (+50,9%). L’utile netto è di 105 milioni (+44%)

Per Lavazza, i risultati del 2021 dimostrano la solidità dell’azienda, il grande apprezzamento dei suoi prodotti e il riconoscimento della brand equity a livello globale. In uno scenario economico e sociale che presentava ancora alcuni caratteri di complessità dovuti alla pandemia, il Gruppo ha conseguito un fatturato che per la prima volta ha superato i 2,3 miliardi e risultati in crescita sia in tutti i canali che in tutte le geografie. Performance positive sono state realizzate dall'azienda torinese del caffè in tutti i mercati, sia quelli più maturi come l’Italia (+6%) e la Francia (+10%) sia quelli in espansione come Nord America (+21%) e Germania (+14%). Il mix prodotto ha generato benefici grazie allo sviluppo del segmento Beans (grani) che risulta il più dinamico sul mercato e in cui Lavazza registra un sell out che cresce al doppio della media di mercato (+16,9% Lavazza vs +8,5% mercato). Nel segmento dei Single Serve (macchine e capsule), che si fa sempre più competitivo, il Gruppo prosegue il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio a zero impatto in termini di CO2.

“Gli ottimi risultati del 2021 non sono solo un traguardo significativo per il nostro Gruppo ma anche il punto di partenza per affrontare un anno estremamente complesso e sfidante, a causa del rialzo del prezzo di acquisto di tutte le materie prime che trattiamo – caffè verde in primis, ma anche packaging, energia, logistica – e dai rischi legati al drammatico contesto geopolitico attuale” afferma Antonio Baravalle, amministratore delegato del gruppo. Per quanto riguarda il 2022, la società stima che alcuni fattori già emersi nel 2021 come l’aumento dei prezzi (circa +80% sia per la qualità Arabica che per la Robusta) proseguiranno e impatteranno la produzione del 2022 poiché si prevede un raccolto di caffè inferiore e il perdurare del contesto inflattivo, con quotazioni che rimarranno quindi significativamente più alte. A questo si unisce anche il drammatico scenario geopolitico, con il conflitto tra la Russia e l’Ucraina che sta avendo impatti su numerosi aspetti. Lavazza ha deciso di sospendere le attività in Russia e, per causa di forza maggiore e impossibilità di rifornire il mercato, ha interrotto temporaneamente le attività distributive in Ucraina.

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