Giustizia: Camera penale Chiusano, è sciopero politico

"Lo sciopero politico proclamato dall'Anm contro la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm rappresenta la celebrazione di una grave crisi identitaria della Magistratura. I magistrati che scioperano svelano la loro visione politica: unici depositari di ciò che è meglio per regolare il funzionamento della giurisdizione si pongono in posizione fortemente oppositiva alle legittime (e peraltro blande) scelte operate dal Parlamento". Si apre così una nota diffusa a Torino dalla Camera penale del Piemonte occidentale Vittorio Chiusano in occasione dello sciopero dei magistrati. "Ciò che desta stupore - si legge - non è tanto se lo sciopero sia o meno legittimo quanto il contenuto delle rivendicazioni e le ragioni poste a fondamento della giornata di astensione". Secondo la Camera Penale "la stragrande maggioranza dei magistrati (il 75%) svolge funzioni giudicanti ma politicamente è guidata da una associazione, l'Anm, che ha una impronta prevalentemente requirente. Si tratta cioè di quella magistratura che, priva della cultura della terzietà, utilizzando lo scudo dell'obbligatorietà dell'azione penale e la clava dell'indagine mediatico-giudiziario, sta inesorabilmente sgretolando la cultura dello stato di diritto". "La crisi della giurisdizione (come la crisi della politica) è un problema che tocca tutti i cittadini - è la conclusione della nota - e andrebbe affrontata con un confronto ad ampio respiro, senza asfittiche chiusure corporative ma con una vera e profonda volontà riformatrice".

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