Traffico rifiuti illeciti a Biella, impianto sotto sequestro

Traffico illecito di rifiuti a Biella e l'impianto finisce sotto sequestro. I carabinieri del gruppo forestale di Biella coadiuvati da militari provenienti dalle province di Vercelli, Cuneo e Torino, hanno dato esecuzione a cinque decreti di perquisizione e sequestro delegati dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Torino. Sei in tutto gli avvisi di garanzia, tra titolari e dipendenti. L'ipotesi di reato è quella di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. L'attività d'indagine è scaturita dalla vigile attenzione per l'ambiente da parte dei militari della stazione carabinieri forestale di Sordevolo che hanno raccolto elementi indizianti circa l'anomala presenza di rifiuti edili impiegati per la realizzazione di una strada forestale all'interno dei boschi posti nelle vicinanze dell'impianto. L'attento monitoraggio del territorio avviato a seguito di tali fatti è proseguito anche con l'impiego di mezzi aerei, attività resa possibile dalla collaborazione tra carabinieri forestali ed il nucleo elicotteri carabinieri di Volpiano. Gli approfondimenti successivi sono stati condotti dai militari del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Biella con il supporto operativo di militari provenienti da altri reparti della Provincia di Biella e Vercelli. Il quadro indiziario emerso è quello di una sistematica illecita gestione di ingenti quantitativi di rifiuti, anche pericolosi. Tra i rifiuti posti in sequestro all'interno dell'impianto, numerosi sono quelli riconducibili allo smaltimento illecito di rifiuti prodotti nel settore edile, unitamente ad altri rifiuti destinati ad essere smaltiti all'estero, la cui reale natura e pericolosità risulta al momento in fase di verifica.

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