SCUOLA

Notte prima degli esami: maturità "facile" post Covid

Domani con la prova di Italiano parte il sempre più stanco (e inutile) rito dell'Esame di Stato. Quest'anno praticamente tutti ammessi (oltre il 96%) e probabilmente quasi tutti verranno promossi. Cacciari: "Serve solo se è di qualità, altrimenti meglio abolirlo"

Al via domani, mercoledì 22 giugno, gli esami di Stato della scuola secondaria di secondo grado del 2022. Oltre 500mila studenti affronteranno le prove, 33.593 quelli piemontesi. Secondo i primi dati elaborati, ha ottenuto l’ammissione il 96,2% dei candidati. Si comincia domani mattina, alle 8 e mezza, con il primo scritto, Italiano, prova predisposta su base nazionale. Ai maturandi saranno proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest’anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica. È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (Pcto).

La commissione sarà composta da sei commissari interni e un presidente esterno. Quest’anno le commissioni saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte. La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico è stato attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25.

Secondo Massimo Cacciari, l’esame di maturità “attuale se lo abolisci, è lo stesso”, perché “è una tale stupidaggine”. Così l’ex sindaco di Venezia ha commentato con l’Adnkronos il punto di vista di Vittorio Feltri, convinto che l’esame vada abolito perché conta il percorso già fatto per arrivare all’ultimo anno. Tuttavia per Cacciari “se deve far fede solo il percorso che si fa per arrivare ad un esame, allora andrebbero aboliti anche gli esami di Laurea. Che discorso è? Il punto è quale tipo di esame si fa. Se gli esami sono tipo concorsi a quiz, allora meglio abolire tutto. È chiaro. Il tema, insomma, non è esame sì o esame no. È la qualità della prova che fa la differenza”. “L’esame – approfondisce Cacciari – è anche una prova utile per il carattere, perché costringe a una disciplina particolare, soprattutto l'esame di maturità. Mi riferisco, però, a quello di una volta”. "Nessuna cosa è utile o inutile in astratto, dipende da come si fa. Una volta l’esame di maturità – sottolinea il professore – era una prova di carattere perchéti costringeva ad un esercizio tecnico-mentale notevolissimo, dato l’impegno della prova che chiedeva allo studente di portare tutti i programmi di tre anni di liceo di tutte le materie. E questo poteva essere utile. Se, invece, lo studente deve portare una materia o due materie, l'utilità mi sembra molto relativa e in questo senso se lo eliminassero, non cambierebbe proprio niente”. Detto questo, “non si può parlare dell'esame di maturità senza parlare più in generale della Scuola”.

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