POLITICA & GIUSTIZIA

Nomine, assolto il sindaco Corradino

Secondo l’accusa il primo cittadino di Biella aveva favorito un’amica militante nella Lega per farla entrare nel cda della partecipata Cordar. Chiesta la condanna per abuso d'ufficio. Per il giudice il fatto non sussiste

È stato assolto dall’accusa di abuso d’ufficio il sindaco di Biella, Claudio Corradino. Secondo l’accusa il primo cittadino aveva favorito un’amica militante nella Lega per farla entrare nel cda di Cordar Biella, la società che gestisce l’acqua pubblica dei Comuni del Biellese. Nella passata udienza il pm aveva chiesto la condanna del sindaco a otto mesi di reclusione. Stamattina in tribunale è stata emessa invece una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Al termine dell’udienza è apparso visibilmente sollevato il primo cittadino, difeso dall’avvocato Maria Chiara Zacconi, anche perché in caso di condanna sarebbe intervenuta la legge Severino, con la sospensione dalla carica. Ad attendere Corradino fuori dall’aula di tribunale il suo vice, Giacomo Moscarola.

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