Carceri: sindacati Torino chiedono trasferimento ergastolano 

Un detenuto ergastolano nel Padiglione Arcobaleno (padiglione a sicurezza attenuata, dove ci sono solo detenuti del polo universitario, detenuti della squadra di rugby e detenuti della comunità di recupero), ha tentato di bloccare il poliziotto di servizio afferrandolo attraverso il cancello, tentando di sottrargli le chiavi, per fortuna non riuscendovi, procurandogli escoriazioni alle mani e al polso, causando una serie di difficoltà per l'ordine e la sicurezza interna". Lo riferiscono i sindacati della polizia penitenziaria Uilpa, Sappe, Osapp, Sinappe, Cgil Fp, Uspp, Fns Cisl, in una nota. Il detenuto in questione, a quanto si apprende, è un uomo condannato per l'omicidio della madre adottiva, compiuto nel 2018 a Vercelli. "Da svariato tempo - proseguono i sindacati - il detenuto sta creando seri problemi gestionali e di sicurezza interna all'istituto e non comprendiamo come ossa essere stato allocato in tale padiglione a custodia e vigilanza attenuata, come parimenti non comprendiamo come mai lo stesso detenuto che è stato spostato per problemi gestionali, di ordine e sicurezza, in quasi tutti i padiglioni detentivi, ancora oggi si trovi ristretto a Torino, nonostante la circolare Ministeriale emanata dal Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) stabilisca l'immediato allontanamento per tutti quei soggetti che si rendono responsabili di aggressioni nel confronti del personale di polizia penitenziaria". "A fronte di tali gravità - concludono - chiediamo che i vertici regionali dell'amministrazione intervengano e allontanino il detenuto in altro istituto idoneo a contenere detenuti ergastolani".

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