Pd, cda Edisu fermi aumenti tariffe ristorazione

"Mentre l'inflazione dovrebbe spingere la Regione e l'Edisu a calmierare i costi e a tutelare gli studenti più bisognosi, si sceglie di scaricare sulle loro spalle i maggiori costi di gestione della ristorazione, con un aumento delle tariffe del 20%, ben superiore rispetto all'inflazione (che si attesta al 7,9%). Non si può far cassa mettendo le mani nelle tasche degli studenti!". Lo affermano il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle e il consigliere regionale Diego Sarno, vicepresidente della Commissione Università, alla vigilia della riunione del Cda dell'ente per il diritto allo studio regionale e del presidio di protesta organizzato. "Auspichiamo - proseguono Valle Sarno - che il cda dell'Edisu ci ripensi, ascolti le proteste degli studenti universitari e non adotti la delibera regionale, furbescamente approvata durante la pausa estiva, che aumenta il costo delle mense per gli studenti con Isee più basso da 2,50 a 3,00 euro. Bisogna anche ricordare - proseguono gli esponenti dem - che la ristorazione universitaria in Piemonte è utilizzata solo dal 15% degli studenti, a fronte di una media italiana del 30%, ciò a causa di note carenze organizzative. Michelangelo Toma, consigliere di amministrazione di Edisu, ricorda che "l'aumento non è stato concordato con il cda dell'ente, che è stato completamente tenuto all'oscuro e ora è chiamato ad adeguarsi alla delibera regionale. Voterò contro l'aumento, che considero iniquo perché colpisce una categoria di cittadini già duramente provati dai due anni di pandemia". 

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