LA SACRA RUOTA

Senza incentivi l'elettrico si ferma

Stellantis preme sull'acceleratore e punta a vendere solo auto a basse emissioni entro il 2030. La transizione nel mercato delle auto va accompagnata da ingenti contributi pubblici. Oggi si arriva fino a 7.500 euro, a seconda del reddito. L'esperienza dei paesi scandinavi

Senza incentivi la transizione dall’auto tradizionale a quella elettrica è impossibile. Di più gli incentivi del governo all’acquisto di veicoli elettrificati, ovvero elettrici e ibridi, sono “fondamentali”. Ad affermarlo è stato il country manager per l’Italia del gruppo Stellantis Santo Ficili, intervenendo all’Automotive Business Summit del Sole 24 Ore.

Una leva sulla quale puntano tutti i principali gruppi impegnati nella transizione dal motore endotermico a quello elettrico. In Europa, infatti, dal 2035 non sarà più consentita la vendita di veicoli a benzina o diesel: dieci anni per rivoluzionare un mercato che movimenta miliardi di euro. “Gli incentivi in essere, sono validi” ha affermato Ficili. “Occorre continuare a insistere in questo senso per consentire l’accesso dei clienti a queste vetture” prosegue il manager, spiegando che, come accade ora, gli incentivi dovranno continuare a riguardare sia le automobili sia i veicoli commerciali. Il gruppo Stellantis punta a vendere entro il 2030 solo veicoli elettrificati a livello globale.

I cosiddetti veicoli a basse emissioni (Lev), ovvero elettrici e ibridi, rappresentano attualmente solo l’8,1% delle nuove immatricolazioni in Italia, livello più basso rispetto ad altri paesi europei, come la Germania, col 23,7%, o la Francia, col 17,5%. Di tale segmento del mercato italiano Stellantis attualmente copre il 34%. Insomma l’Italia è indietro e ha bisogno di accelerare per non ritrovarsi ancora più in affanno nei prossimi anni. Finora la politica degli incentivi è stata portata avanti in particolare dai paesi scandinavi. In Norvegia quasi l’80% del parco auto circolante è elettrico. La Svezia, invece, ha appena annunciato lo stop agli incentivi poiché ormai da loro le auto elettriche costano quanto quelle tradizionali. La decisione è stata presa oggi dal governo guidato da Ulf Kristersson e annunciata in una nota. L’eco-bonus era stato introdotto nel 2018 e consiste in un incentivo fino all’equivalente di circa 7.000 euro per coloro che comprano auto elettriche. Lo stop al bonus entrerà in vigore mercoledì.

Dal 2 novembre sono effettivi gli incentivi sull’auto elettrica in Italia, riformati sulla base dell’Isee. Per chi è sotto i 30mila euro può ottenere fino 7.500 euro di contributo per un’auto elettrica se ha un veicolo da rottamare e 6mila per una plug-in. Mentre per chi ha un Isee tra i 30 e i 45mila euro, la sovvenzione statale non va oltre i 5mila euro.

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