DISCORDIA ISTITUZIONALE

Regione Piemonte ai sindaci: "Applicate la legge Marin". Ma per il Governo è incostituzionale

Una lettera che almeno dal punto di vista formale è ineccepibile, ma certo lascia qualche dubbio la comunicazione con cui il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso si è rivolto ai sindaci per ricordare loro che “la legge regionale n. 7/2022 è attualmente vigente in quanto approvata e promulgata dalla Regione Piemonte in data 31 maggio 2022. Ciò implica conseguentemente l’obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare”. Si tratta della riforma Urbanistica promossa dal consigliere della Lega ed ex primo cittadino di Sestriere Valter Marin e tecnicamente ha regione Carosso – che in giunta ha la delega all’Urbanistica – quando afferma che la norma è a tutti gli effetti vigente. Il problema è che dei 110 articoli di cui è composta, una quarantina sono stati impugnati dal Governo di fronte alla Corte Costituzionale lo scorso 27 luglio. Di qui la precisazione di Carosso, vista anche la prudenza di molti professionisti a procedere con le loro pratiche col timore che i lavori di oggi siano gli abusi di domani. E a rimetterci, alla fine, sarebbero i cittadini.   

Anche perché le violazioni secondo l’esecutivo non sarebbero poche. Sette articoli della costituzione violati ed eguale sorte per “i principi di leale collaborazione e buon andamento dell’amministrazione”. Secondo Palazzo Chigi il testo si pone in alcune sue parti “in contrasto con la normativa statale in materia di governo del territorio, beni culturali, paesaggio, tutela dell’ambiente, della concorrenza, della salute e dei livelli essenziali delle prestazioni”. La norma intanto non è stata modificata e al momento non ci sono ancora tracce dell’Omnibus, la lenzuolata con cui ogni amministrazione a fine anno sana eventuali inadempienze o  proroga qualche scadenza.

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