SANITÀ

Pnrr Sanità, corsa contro il tempo

Poco più di due mesi per completare molte procedure previste dal piano. Altrimenti si rischia di perdere i soldi e finire commissariati. Dagli interventi antisismici sugli ospedali alle gare per le Case di Comunità. Entro giugno nuove borse di studio per medici di famiglia

Il Piemonte “ad alta velocità”, spesso richiamato dal presidente Alberto Cirio, dovrà davvero dimostrare di procedere speditamente e, per giunta, su un terreno irto di ostacoli e che difficilmente presenta strade in discesa. È, infatti, sulla sanità e in particolare sul raggiungimento puntuale degli obiettivi fissati dal Pnrr in questa materia che la Regione si gioca molto se non tutto. Le regole europee e quelle nazionali non ammettono ritardi: se non si arriva in tempo i soldi svaniscono e, tuttavia, prima di un esito così infausto in alcuni casi è previsto che il Governo, di fronte a inerzia delle Regioni, intervenga con commissariamenti ad acta.

Lasciata ormai alle spalle la legittima euforia per i fondi europei stanziati per uscire da una crisi in cui la pandemia Covid ha pesato molto e altrettanto ha messo in luce carenze e inadeguatezze dei sistemi sanitari, adesso è arrivato il momento di fare i compiti, bene e in fretta. I dati su come il Paese abbia operato fino ad ora sono, tutto sommato confortanti, ma è proprio nell’anno appena incominciato che si deve sviluppare la fase più importante e complessa del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito di una sanità sempre più provata da mille problemi, in primi quello del personale. Tra non poche difficoltà, gli obiettivi del piano che vale qualcosa come 20 miliardi per l’intera nazione sono stati raggiunti sia per il 2021, sia per l’anno appena passato. 

Adesso si tratta di correre, ancora di più. Ci sono ormai appena poco più di due mesi da qui al traguardo posto per una serie di obiettivi. Entro la fine di marzo devono essere predisposte le gare per gli interventi di adeguamento antisismico degli ospedali. Tanti milioni sul tavolo, anche in Piemonte dove l’assessore alla Sanità Luigi Icardi assicura, parlando con lo Spiffero, che “la tabella di marcia è rispettata, con l’affidamento a Invitalia delle procedure che riguardano gli appalti da affidare. Una scelta fatta proprio per evitare che ci sia chi procede più speditamente e chi invece resti indietro”. Interventi strutturali importanti, soprattutto se si considera l’età media molto della gran parte delle strutture ospedaliere sul territorio regionale, tant’è che è corposo l’elenco dei futuri ospedali che dovranno essere ricostruiti per sostituire quelli attuali.

Sempre entro fine marzo devono essere presi in carico a livello nazionale 526mila over 60 (per il Piemonte si deve calcolare circa l’8% del totale) per poi arrivare entro il 2026 al 10 della popolazione al di sopra del 65 anni. Anche in questo caso si è incominciato dall’Asl Città di Torino per poi allargare il servizio alla cintura e, via via al resto del Piemonte. Ma il percorso è ancor lungo e solo agli inizi.

Non paiono esserci evidenti ritardi per quanto riguarda l’elenco dei progetti per le Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, che devono essere anch’essi pronti entro fine marzo, per poi passare alle gare. Ma c’è solo un mese di tempo in più per stipulare i contratti per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali. E la stessa scadenza ha un ulteriore obiettivo fissato dal Pnrr che ha un impatto immediato sulla situazione della sanità, in particolar modo quella territoriale: si tratta dell’assegnazione, sull’intero territorio nazionale, delle prime 1.800 borse di studio per la formazione di quei medici di medicina generale il cui numero anche in Piemonte risulta da tempo insufficiente. 

Insomma, non è poco il lavoro da completare per Regione e, soprattutto, Asl nel giro di un paio di mesi per non rischiare di perdere tanti soldi o, ipotesi pure questa non certo da sottovalutare, vedere l’arrivo di commissari ad acta in un Piemonte dsolo a pochi anni usciti dal lungo commissariamento del piano di rientro. Una serie di obiettivi previsti dal Pnrr, ancor più corposo, ha come scadenza il prossimo dicembre. E, dunque, il Piemonte dovrà correre, sul tracciato della sanità, davvero ad alta velocità. E senza soste, né ritardi.

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