Energia: Confindustria, effetti della crisi anche nel 2023

La crisi energetica degli ultimi 18 mesi protrarrà i suoi effetti anche nel 2023 insieme all'accelerazione della transizione energetica verso le fonti rinnovabili. Lo hanno sottolineato Confindustria Piemonte, Confindustria Valle d'Aosta che hanno organizzato con UniCredit il convegno "Gas & energy, contesto di mercato e strumenti di copertura". "Nel 2022 l'extra costo per gas ed energia in Piemonte ha superato i 5 miliardi. In termini assoluti si tratta di quasi il 4% del Pil regionale, che nonostante le difficoltà è comunque tornato ai livelli pre-Covid, superando i 140 miliardi. Il Governo è intervenuto in manovra di bilancio destinando 21 dei 30 miliardi proprio a questo capitolo di spesa ma da aprile questi fondi non saranno più disponibili. È ormai indispensabile agire con interventi strutturali per il medio e lungo termine" ha commentato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. "A livello europeo la presidente della commissione Ursula von der Leyen ha promesso un piano per la transizione ecologica dal forte impatto, parlando al World Economic Forum di Davos. L'auspicio è che si avvicini ai tre interventi appena varati dagli Stati Uniti, che muoveranno centinaia di miliardi di dollari tra sgravi e spese con l'obiettivo di ridurre l'inflazione, offrendo sostegno all'energia pulita e alla manifattura. Perché solo con una crescita organica del Pil, possiamo guardare con serenità a questo anno e anche al completamento dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026" ha aggiunto la vicepresidente di Confindustria Valle d'Aosta, Lisanna Mancuso. 

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