Salesiani in attivo

Dicono che… la cura da cavallo imposta da don Giorgio Degiorgi stia producendo i primi risultati positivi. Si chiude, infatti, con un piccolo ma significativo attivo il bilancio dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta (e Lituania). Una diocesi nella diocesi, ma anche una holding che raggruppa una cinquantina di enti che vanno dalle due case editrici a una Università con oltre mille iscritti e persino otto sale cinematografiche: 1.630 dipendenti e un bilancio da 180 milioni di euro. In un anno Degiorgi nella sua veste di economo ha risanato situazioni incancrenite, facendosi conoscere e apprezzare anche nel mondo finanza del Piemonte. Pur essendo più di indole lombarda e intimo amico del vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla, si muove ormai a proprio agio negli ambienti della Torino che conta. Una città che resta la capitale della congregazione e a cui i vertici guardano con particolare attenzione. Non è un segreto che il decimo successore di don Bosco, lo spagnolo don Angel Fernandez Artime, abbia blindato l’ispettoria madre con un superiore, don Leonardo Mancini, imposto da Roma tre anni fa e un economo di grandissima fiducia venuto da anche lui da fuori (è stato a lungo a Novara) e alle dirette dipendenze del Superiore generale.

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