All'estero non tutto è rosa e fiori

Nelle ultime settimane i titoli dei giornali sono stati dedicati alle crisi delle banche, prima con il fallimento della Silicon Valley Bank, poi con la crisi del Credit Suisse salvato dallo stato tramite matrimonio forzato e massiccia iniezione di liquidità e infine con il crollo in borsa della Deutsche Bank. Sui repentini movimenti di borsa agisce la speculazione che guadagna proprio su queste escursioni di prezzo e va valutata per quello che è senza trarne conseguenze sbagliate. Se una banca è fallita non significa che tutte le banche devono fallire, ma gli speculatori ne approfittano vendendo allo scoperto e incassando cifre enormi in poco tempo sfruttando le notizie per scatenare il panico. Ogni società dovrebbe essere valutata a sé e spesso questi crolli di borsa sono un buon momento per comprare, una sorta di saldi di cui approfittare.

Chiusa la premessa sui movimenti di borsa è curioso notare come anche quotati giornalisti si stupivano o forse facevano finta di stupirsi del rischio di fallimento del Credit Suisse. Senza essere particolarmente interessati all’economia svizzera, qualche notizia su perdite e ricapitalizzazione della banca erano note e la notizia dell’attuale crisi dovrebbe stupire fino a un certo punto. Certamente la Svizzera è nota, meglio era, nota per la solidità delle sue banche, ma ripetendomi, qualche notizia negativa c’era già stata. Lo stesso discorso vale per la Germania il cui stato ha dovuto mettere mano al portafoglio per salvare le banche regionali. La stessa Deutsche Bank all’apice della crisi 2008-2011 aveva ingenti perdite a causa dei cosiddetti derivati senza dimenticare le inchieste per riciclaggio anche recenti. Non tutto quello che luccica è oro. Vero che il proverbio insegna che per gli uomini l’erba del vicino è sempre più verde, ma come italiani dovremmo smetterla di pensare che all’estero sia tutto rose e fiori. Non risulta che le banche italiane siano state inquisite per riciclaggio o evasione fiscale per esempio. Forse bisognerà smetterla di pensare cha all’estero funzioni tutto meglio che in Italia.

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