Autorità europea antiriciclaggio, Torino deposita la candidatura

Il Comune di Torino e la Regione Piemonte hanno trasmesso formalmente al governo il dossier di candidatura di Torino come sede dell'Autorità europea Antiriciclaggio. Il comitato promotore - presieduto dal magistrato Alberto Perduca, ex procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti, con elevate competenze in materia di antiriciclaggio - è composto, oltre che dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo, anche da Gian Carlo Caselli, nel ruolo di Special Advisor. Il dossier tecnico è stato curato dall'Ires Piemonte con l'apporto di istituzioni e realtà pubbliche e private. La decisione è attesa entro l'estate. "Pensiamo che questa città abbia le carte in regola per ospitare un'autorità europea di così alto profilo" spiegano il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Tra i punti di forza della candidatura ci sono le due sedi proposte: la Curia Maxima, in via Corte d'Appello, e il Palazzo della Regione, in piazza Castello. Entrambe offrono una superficie di oltre 10mila metri quadrati per ospitare circa 400 persone, come richiesto dai requisiti per la candidatura. "Con una grande tradizione di impegno per la legalità delle istituzioni e della società civile, Torino guarda al futuro senza dimenticare il suo passato. Confidiamo che il governo faccia diventare Torino la candidatura italiana per l'Europa. Sarebbe una conquista molto importante con circa 600 funzionari europei che arriverebbero in pianta stabile a Torino e porrebbe la città al centro di una ulteriore dinamica europea" ha detto Lo Russo. "Torino è la sede ideale per ospitare l'Authority e quanti ci lavoreranno. È una vocazione che il territorio ha con la presenza di un colosso bancario come Intesa Sanpaolo che ha posizionato la sua cybersicurezza nella sede di Torino a testimonianza della cultura di legalità che c'è qui", ha sottolineato Cirio. 
 
Nei giorni scorsi il documento è stato integrato con ulteriori elementi richiesti dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. In corsa, oltre a Torino, ci sono Milano, Palermo, Roma, Venezia, Napoli, e, all'estero, Varsavia e Berlino. "Qui sono nate alcune delle istituzioni italiane più importanti per la tutela della legalità. La storia stessa della Guardia di Finanza ebbe inizio a Torino, nel 1774, con l'istituzione del primo Corpo specializzato in compiti di difesa militare delle frontiere e di vigilanza del cordone doganale. Qui è nata l'Arma dei Carabinieri, nel 1814. E sempre a Torino si celebrarono i primi processi, con la partecipazione di cittadini giurati, contro le principali formazioni armate terroristiche" ricordano il presidente del comitato promotore Alberto Perduca e l'ex magistrato Gian Carlo Caselli. "Torino e il Piemonte - spiega il presidente dell'Ires Piemonte, Michele Rosboch - presentano un tessuto economico innovativo e un tessuto sociale accogliente, con una particolare vivacità nell'offerta formativa e culturale. Inoltre da sempre Torino ha una speciale vocazione europea e internazionale avendo ospitato negli anni Cinquanta istituzioni come la Comunità europea di credito comunale e la firma della Carta Sociale Europea".

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