Piemonte, operatori Cup in presidio a Palazzo Lascaris

Una delegazione di operatori del Cup, il centro unico di prenotazioni per la sanità piemontese, è stata ricevuta questa mattina in Consiglio regionale. I lavoratori partecipavano a un presidio organizzato dalla Cgil davanti a Palazzo Lascaris per rivendicare un riconoscimento del loro lavoro, che dal 2010 ha subito un aumento dei turni e una diminuzione dello stipendio. Sono stati ricevuti sfruttando tempi morti dovuti al fatto che in Aula è mancato il numero legale. "Siamo il primo contatto dei cittadini con i servizi sanitari - ha sottolineato il sindacalista Luigi Romeo - tramite il nostro call center avvengono le prenotazioni per le visite specialistiche, le vaccinazioni e gli screening del programma Prevenzione Serena. Fino al 2010 eravamo dipendenti tramite agenzie interinali con il contratto della sanità, dopo è cominciata l'odissea dei cambi degli appalti, assunti a questo punto da cooperative con il contratto dei multiservizi, che è meno pagato. Questo appalto scade a luglio, e noi siamo qui - ha rimarcato - per rivendicare il giusto riconoscimento del nostro lavoro". La prima richiesta degli operati del Cup è quella di "un tavolo con la Regione" per affrontare la questione, incluso il tema dell'apertura dalle 8 alle 20 sette giorni su sette. Perché "la domenica - ha spiegato Romeo - è stata inserita dall'azienda per aggiudicarsi l'appalto, ma in quel giorno c'è un crollo delle chiamate che non giustifica l'aggravio dei turni".

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