PALAZZI ROMANI

Pnrr, "non c'è tempo da perdere". Bankitalia dà la sveglia al Governo

Nelle sue ultime "considerazioni" il governatore Visco traccia il bilancio dell'anno e delinea le prossime sfide per il Paese. "L'Italia reagisce meglio del previsto. Ma occorre fare in fretta e dare una visione". A novembre lascerà via Nazionale

Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha tenuto questa mattina le sue ultime considerazioni finali. Il numero uno di Bankitalia, il cui mandato scade a novembre, come da tradizione, ha tracciato il bilancio dell'anno e delle prossime sfide per il Paese e l’istituto oltre che per il comparto bancario, che ora si trova ad affrontare molte richieste di aumentare i tassi passivi per adeguarli a quelli applicati ai prestiti. Dopo gli scorsi anni che hanno visto un evento solo virtuale e poi ibrido e ristretto a pochi ospiti, quest’anno si è tornati alla formula in presenza completa degli invitati nei saloni di Palazzo Koch, in Via Nazionale, a Roma.

Come sempre, platea affollata di banchieri e industriali, da Mario Monti a Gianni Letta, da Lamberto Dini a Daniele Franco e Antonio Patuelli, direttorio al completo in prima fila, per quelle che sono le ultime Considerazioni Finali. Successore designato è Fabio Panetta, 63 anni, romano, dal 2020 a Francoforte come membro del Comitato esecutivo a sei della Bce, nei sei mesi precedenti direttore generale. Visco ha detto che anche se sul Pnrr “miglioramenti sono possibili”, tuttavia “non c’è tempo da perdere”. Nelle considerazioni finali ricorda che il Piano “rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese”. È quindi “cruciale dare attuazione all’ambizioso programma di riforme, da troppo tempo attese, in esso contenuto”. Secondo Visco per eventuali modifiche “un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario nonché utile e costruttivo”.

“Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’1%”, ha detto il governatore di Bankitalia, secondo il quale “nell’affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, così come nell’uscita dalla pandemia, l’economia italiana ha mostra una confortante capacità di reazione”. Il governatore osserva nella nostra economia “segnali incoraggianti che vanno rafforzati, superando quei ritardi che ancora impediscono alla nostra economia di dispiegare appieno le proprie potenzialità”.

Secondo Visco, non c’è una fuga di depositi dalle banche italiane, fenomeno che anche grazie alle innovazioni digitali ha scosso gli istituti di credito americani dopo il caso Svb ma un “calo fisiologico” della liquidità accumulata durante la pandemia e uno spostamento dei risparmiatori verso prodotti finanziari “più remunerativi”. Il governatore della Banca d’Italia aggiunge che “dal luglio dello scorso anno, quando aveva toccato il picco di quasi 1.620 miliardi” i depositi sono calati del 6%. “Gli episodi di turbolenza ci ricordano quanto velocemente la fiducia degli investitori possa deteriorarsi”. Le banche italiane sono “nell’insieme”, “in condizioni sufficientemente buone”, “ma l’incertezza sulle prospettive economiche richiede prudenza”. Visco sottolinea come sia in arrivo un rallentamento della crescita mentre la stretta della Bce aumenterà i crediti deteriorati e “le rettifiche di valore, al momento ancora basse”. Ha anche rivendicato come le condizioni del comparto sia il frutto di dieci anni di risanamenti, “un risultato che molti osservatori, anche autorevoli, dubitavano potesse essere raggiunto”.

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