Brandizzo: legali Sigifer, respingiamo le ipotesi accusatorie

"Rispettiamo profondamente il diritto di cronaca ma siamo altresì convinti che la sede naturale per accertare la verità sia esclusivamente il procedimento penale". Lo affermano, in una nota, i legali della Sigifer, l'azienda incaricata di eseguire i lavori di manutenzione sui binari di Brandizzo (Torino) dove lavoravano i cinque operai travolti da un treno. L'azienda stessa oltre ai suoi 4 dirigenti è indagata nell'inchiesta coordinata dalla procura di Ivrea. Secondo gli avvocati Pierpaolo Chiorazzo, Paolo Grasso, legali di quattro indagati, e Alberto De Sanctis, difensore dell'azienda, l'interlocuzione con la "Procura e l'eventuale contraddittorio delle parti davanti a un giudice terzo consentiranno di ricostruire i fatti senza approssimazioni e giudizi frettolosi che rischiano solo di generare, anche involontariamente, pericolose gogne mediatiche". Gli indagati, sottolineano gli avvocati, respingono le accuse contestate, disastro colposo ferroviario e omicidio colposo plurimo. "I nostri assistiti, che respingono le ipotesi accusatorie, formulate a titolo provvisorio e solo per consentire il corretto esercizio del diritto di difesa, sono convinti che verranno accertate le reali responsabilità di quanto accaduto". "Nel rispetto delle vittime e di tutti i soggetti coinvolti in questa immane tragedia, riteniamo quindi di mantenere un doveroso riserbo sugli accertamenti in corso. - concludono i legali - Siamo certi, peraltro, che tutti i soggetti processuali titolari del segreto istruttorio si impegneranno ad impedire la diffusione del contenuto degli atti di indagine".

 

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