Esperto Aeroclub Torino, non si può azzerare rischio bird strike

"La fase di decollo è la più delicata. Il nostro aeroporto è frequentato da apparecchi a elica o da alianti e, in quel caso, l'impatto con qualche uccello provoca danni minimi, come la rottura di un fanalino. E' capitato più di una volta. Ma con un aereo a turbina può diventare un grosso problema". A parlare del bird strike, il fenomeno che secondo le prime ipotesi ha provocato la tragedia di San Francesco al Campo, è Alberto Bannino, presidente dell'Aero Club Torino-Aeritalia, uno dei più antichi d'Italia, fondato nel 1908: ieri, per il centenario della fondazione dell'aeronautica militare, nello scalo era prevista una spettacolare esibizione delle Frecce Tricolori, che avrebbero proposto il programma completo con 24 minuti di volo e 18 figurazioni. La kermesse, però, è stata annullata in segno "di cordoglio e di vicinanza alla famiglia coinvolta nella sciagura". Ma nonostante le precauzioni ridurre a zero le probabilità del bird strike è impossibile, sostiene il presidente dell'Aero club Torino. "Da pilota - dice Bannino - mi è successo in diverse occasioni di essere sfiorato da uccelli in volo". 

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