Come salvare il motore termico e perché
Claudio Chiarle 07:00 Mercoledì 20 Settembre 2023
Lo dico per me stesso ma sostenere che il mercato dell’auto elettrica è in crescita esponenziale guardando le percentuali significa non vedere i numeri e i numeri reali dicono che le quote di mercato acquisito dall’elettrico Bev sono basse e le quote di parco circolante sono infinitesimali. Anche comprendendo tutto l’elettrico (Bev, Hev e Plug-In) le quote di mercato non sono alte ma soprattutto primeggia l’ibrido, cioè ancora motore endotermico. Per i dati rimando all’articolo della settimana scorsa.
Come conferma uno studio del Parlamento Europeo aggiornato a febbraio 2023, i trasporti sono la maggiore fonti di emissioni di Co2, i dati 2019 sono fissati intorno a 125 mentre gli altri settori sono tutti in calo, dal 1990 a oggi, e sotto i 75. Nella voce “Trasporti” il trasporto su strada pesa il 71,7% e su questo dato l’auto incide per il 60%.
Allora si corre velocemente verso l’elettrico Bev? Come dicevo i dati dimostrano che si cammina non si corre e anche l’europarlamento esprime dubbi: “Sono due i modi con cui si possono ridurre le emissioni di Co2 delle auto: rendendo i veicoli più efficienti oppure cambiando il tipo di alimentazione delle autovetture. Nel 2019 la maggior parte del trasporto stradale in Europa è stato alimentato a diesel (66,7%) seguito dalla benzina (24,55%). Sebbene le auto elettriche stiano guadagnando grande popolarità, nel 2021 queste hanno rappresentato il 17,8% delle vetture immatricolate, in notevole ascesa rispetto al 10,7% del 2020. Le vendite di veicoli elettrici (comprendente sia veicoli elettrici a batteria che veicoli elettrici ibridi e plug-in) sono aumentate dal 2017 e sono triplicate nel 2020, con l’inizio dell’applicazione degli attuali obiettivi ambientali. Nel 2021 i furgoni elettrici hanno rappresentato una quota di mercato pari al 3,1% delle nuove immatricolazioni del segmento. Se ci si chiede quali siano i tassi delle emissioni prodotte da un’auto bisogna tenere in considerazione non solo il Co2 prodotto durante l’uso del veicolo, ma anche le emissioni causate dalla produzione e dallo smaltimento del veicolo stesso. La produzione e lo smaltimento di un’auto elettrica sono meno green di quelli delle auto con motore a combustione interna. I livelli delle emissioni di Co2 prodotti dalle auto elettriche variano, inoltre, in base al modo in cui l’elettricità è prodotta”. Permangono dunque dubbi tecnici insieme a due scadenze importanti come la verifica del 2026 ma anche le elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno.
Inoltre, legata alla verifica del 2026, al G20 del 9 settembre è nata la “Global Biofuels Alliance”, l’alleanza globale per i biocarburanti con l’obiettivo di favorire “il progresso e l’adozione diffusa dei biocarburanti, facilitando i progressi tecnologici e definendo solidi standard e procedure di certificazione”. Tra i Paesi fondatori ci sono l’India, il Brasile (dove le auto a etanolo utilizzando il motore attuale sono molto diffuse) e gli Stati Uniti. L’Italia è tra i Paese aderenti. Abbiamo pertanto segnali importanti per cui la politica dei Paesi a livello mondiale si sta orientando verso più soluzioni di alimentazione per il trasporto nel suo complesso.
Per farci un’idea più precisa vediamo quante sono le emissioni di CO2 delle varie alimentazioni: Fiat 500X Diesel euro 6 (anno 2016) 107 g/km; Grande Punto Benzina euro 4 (2009) 139 g/km; 500L Benzina euro 6 (2013) 145 g/km; Polo benzina euro 6 (2016) 109 g/km. La Polo diesel stessa tipologia arriva a 93 g/km. Due dati significativi anche con pochi esempi ma il trend è quello, ci sono motorizzazioni non nuove che emettono meno CO2 degli euro 6 e la conferma che il diesel inquina meno della benzina. Ma si sa, la Germania dopo lo scandalo Volkswagen è riuscita a convincere tutta l’Ue a demonizzare il diesel.
Vediamo ora quanta anidride carbonica produce un’auto ibrida. I valori riportati dai marchi ruotano intorno ai 27-36 g/km. Mentre quelli rilevati nei test, quando la batteria è a pien carica, arrivano a 85-114 g CO2/km. Questo è quanto riporta lo studio effettuato dalla Technical University of Ganz e commissionato dall'ong Transport & Environnement. Questo dato può peggiorare se nel tragitto urbano non viene usato in modo corretto la gestione delle due alimentazioni.
Come si vede l’auto ibrida sta di poco al di sotto dell’alimentazione diesel come emissioni e in alcuni casi è ancora conveniente il diesel. Il motore a idrogeno, che mantiene l’utilizzo dell’endotermico modificato, non emette Co2.
Per le auto a gas naturale e biogas prima di approfondire, bisogna sfatare i pregiudizi: il gas naturale e il biogas sono sicuri, semplici, efficaci nella riduzione delle emissioni ed economici. Tant’è che nell’Ecotest 2021 le medaglie d’oro e d’argento se le sono aggiudicate due modelli a gas naturale - biogas.
Cosa sono e come funzionano? Il gas naturale compresso (Cng) si chiama naturale perché così esiste in natura, non è un prodotto della raffinazione del petrolio (lo è il Gpl). Il biogas è sempre metano, ma è originato da biomassa proveniente da scarti organici, deiezioni animali, scarti di lavorazione e produzioni alimentari. Ricordo che va invece vietato la coltivazione agricola per trasformare il coltivato in biogas come avviene in Brasile. La biomassa, se fosse lasciata al suo decorso naturale, emetterebbe anidride carbonica nell’atmosfera. Trattando invece la biomassa in un impianto per la generazione di biogas, le si impedisce di emettere anidride carbonica nell’atmosfera. Successivamente viaggiando con biogas, la quantità di Co2 emessa coincide con quella sottratta alla biomassa in precedenza. Il biogas ha emissioni di Co2 neutre (clima non rilevanti), perché non emette Co2 supplementare rispetto al ciclo della natura.
Quale direzione prendere, allora? Rimango convinto che non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca e quindi occorre che la politica e l’evoluzione tecnologica delle imprese si orienti a salvaguardare e sviluppare il motore endotermico abbinandolo e/o adattandolo anche a tipologie di alimentazione non inquinante come il biogas, l’idrogeno e l’elettrico. Ovviamente il BEV deve fare la sua parte.