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Il Pd ora supplica i Cinquestelle: "Corriamo insieme in Piemonte"

Ogni giorno un appello. Ormai è chiara la strategia dem: prendere i grillini per sfinimento. Il gruppo regionale arruola i sindaci di centrosinistra. "Il Piemonte merita di più" è il claim della campagna, ma Lo Russo non fa l'uomo sandwich

In ginocchio da te. L’appello più accorato al Movimento 5 stelle è arrivato questa mattina dal capogruppo del Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo: “Non vogliamo che il lavoro fatto insieme sia disperso e auspichiamo un’alleanza che possa consentirci di battere insieme Cirio e il centrodestra. Il gruppo M5s del Consiglio non rinneghi il lavoro fatto insieme. Sinceramente non ne capiremmo il motivo”. Parole che sembrano rivolte direttamente alla numero uno della pattuglia pentastellata nel parlamentino piemontese, quella Sarah Disabato che molti indicano come uno dei principali ostacoli all’accordo. “Vuole fare la candidata presidente” malignano in Consiglio regionale mentre lei tiene le carte coperte ben sapendo che sulla questione l’ultima parola spetta a Giuseppe Conte e Chiara Appendino.

“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”. Citano anche Henry Ford i consiglieri dem per convincere i pentastellati. Le parole di Gallo – una preghiera più che un appello – arrivano dalla Sala Consiliare di Piscina, nel Pinerolese, dove il gruppo regionale del Pd si è riunito assieme ai sindaci dei capoluoghi di provincia che amministra in Piemonte. C’erano il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo, Silvia Marchionini di Verbania, l’alessandrino Giorgio Abonante e Sara Tomatis, assessore di Cuneo, in vece di Patrizia Manassero, trattenuta all’ultimo da un impegno. Rappresentanti di esperienze diverse ma tutte vincenti. Abonante è stato l’unico di loro a imbarcare M5s e Terzo Polo in un campo larghissimo contro il centrodestra, a Cuneo si è guardato al centro lasciando fuori i pentastellati, mentre Torino e Verbania si sono affidate a un centrosinistra classico.

Ed è proprio da quei territori, anche remoti del Piemonte, che da settimane arrivano segnali di avvicinamento tra quelli che furono i due principali azionisti del secondo governo di Giuseppe Conte. Pd e Cinquestelle si parlano in modo più o meno informale in vista delle amministrative di Biella e Vercelli e pure nei principali centri dell’hinterland di Torino. “Il Piemonte merita di più” recita il claim della campagna dem, “merita più di Cirio e della sua giunta, impegnata a vagabondare per sagre paesane invece di trovare soluzioni ai problemi della Regione” attacca Gallo. Nella foto di gruppo, però, l'unico a non tenere in mano il manifesto è Lo Russo, che si limita a sorridere davanti alla camera.

La consigliera Monica Canalis spiega invece la decisione di ingaggiare i sindaci, “per definire battaglie comuni tra il livello locale e regionale per i prossimi mesi, raccogliere idee e sollecitazioni perché il risultato delle regionali è un risultato collettivo”. Tanto per chiarire che in caso di sconfitta – come direbbe De Andrè – nessuno potrà sentirsi assolto perché tutti sono (stati) coinvolti. “Oggi, ancora più che in passato, gli amministratori hanno un ruolo importante nel diffondere le informazioni sulla situazione regionale e sulle battaglie portate avanti dall’opposizione – prosegue Canalis –. Inoltre, il risultato delle elezioni regionali passa anche attraverso la buona amministrazione dei sindaci. Tutti temi messi al centro del dibattito di questa mattina”.

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