Bigliettopoli: maxi-processo smembrato, per pm un solo teste

Cura dimagrante per il maxi-processo 'Bigliettopoli' ripreso oggi in tribunale a Torino. Dopo il trasferimento di una porzione significativa degli atti a Roma per ragioni di competenza territoriale, gli episodi rimasti al vaglio dei giudici subalpini sono diminuiti al punto che il pm Gianfranco Colace ha chiesto di ascoltare un solo testimone, il tenente colonnello dei carabinieri Luigi Isacchini, che ha diretto le indagini. Al centro della vicenda figura l'imprenditore Giulio Muttoni, ex patron della società promotrice di spettacoli musicali Set Up Live. Gran parte delle imputazioni a suo carico saranno trattate dai magistrati della capitale. A Torino, oggi, è stata anche stralciato un episodio del 2015 in cui è chiamato in causa insieme all'ex senatore Stefano Esposito (Pd) e all'ex assessore comunale Enzo La Volta (Pd): la gara per affidamento dell'organizzazione in città del 'Terzo Forum mondiale dello sviluppo economico locale'. E' necessario infatti attendere una pronuncia della Corte Costituzionale sul'utilizzabilità di una serie di intercettazioni telefoniche. Oggi, dopo avere respinto le numerose questioni di nullità presentate dalle difese, il tribunale ha dichiarato la prescrizione di 23 capi d'accusa sugli 80 rimasti, determinando così dei proscioglimenti parziali per otto imputati e totali per altri due (che quindi escono dal processo). Gli avvocati difensori hanno ribadito la loro richiesta di ascoltare in aula, a proposito della cessione gratuita da parte di Muttoni di biglietti per i concerti, una serie di testimoni fra cui l'ex procuratore capo Anna Maria Loreto.

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