INNOVAZIONE

Intelligenza (artificiale) per Statuto, Saracco scalda... le meningi

Presentata la carta della Fondazione che avrà sede a Torino. Tre ministeri tra i soci fondatori. Attività fortemente orientata a automotive e aerospazio: dotazione di 20 milioni all'anno. Il più accreditato a guidarla è il rettore (uscente) del Politecnico

Il parto è durato qualche anno, ora finalmente il Centro per l’intelligenza artificiale prende vita: questa mattina a Palazzo Chigi il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso ha presentato il nuovo statuto della nascitura Fondazione, illustrandone i contenuti al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, presente a Roma, e al sindaco Stefano Lo Russo intervenuto in collegamento da Torino.

La Fondazione è una persona giuridica di diritto privato con soci fondatori il Ministero dell’Economia, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero delle Imprese. Oltre ai membri fondatori potranno farne parte tutte le persone fisiche e giuridiche che svolgono attività ad alto contenuto tecnologico ed innovativo nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Potranno inoltre  essere inseriti anche soci sostenitori a supporto delle attività della fondazione, un aspetto questo di particolare interesse per il ruolo di Regione e Comune. La Fondazione verrà indicata come “AI4Industry” (Artificial intelligence for industry)  ed avrà il suo focus come Centro italiano di ricerca per automotive ed aerospazio, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro all’anno prevista dal decreto legge del 25 maggio 2021.

“Oggi abbiamo compiuto un passo fondamentale – sottolinea Cirio –. Il nostro obiettivo come istituzioni piemontesi è dare il massimo supporto e contributo fattivo alla sua realizzazione”. “Il nostro territorio è da sempre all’avanguardia sui temi dell’innovazione e del progresso tecnologico – aggiunge il sindaco Lo Russo –. Abbiamo illustrato al Ministro il nostro impegno come istituzioni per individuare in tempi brevi una sede che darà un contributo concreto all’avvio di questa nuova realtà”.

La Fondazione sarà guidata da un presidente affiancato da un consiglio di sorveglianza, che nominerà un direttore generale e che potrà avvalersi di un comitato scientifico. Un collegio dei revisori vigilerà sulla corretta gestione delle risorse. Automotive e aerospazio saranno i principali campi d’azione, asset dai quali dipende buona parte dello sviluppo industriale di Torino e dell’Italia. E chi più del rettore del Politecnico Guido Saracco, che nella sua ultima inaugurazione dell'anno accademico ha dialogato con i suoi avatar, a dimostrazione di una innata passione per l'innovazione (oltreché del suo ego), potrebbe essere la figura adatta per guidare il Centro? Il suo nome circola ormai da tempo e l'incoronazione potrebbe arrivare nella prima metà del prossimo anno quando scadrà il mandato nell'ateneo di corso Duca degli Abruzzi.

Il Centro si occuperà di ricerca e trasferimento alle imprese dell’innovazione legata all’intelligenza artificiale a supporto dello sviluppo. L’obiettivo del governo è di presentare la Fondazione nel prossimo G7 sull’intelligenza artificiale in programma in primavera. Per quanto riguarda la sede, ci sono tre candidature oggi sul tavolo: la Fondazione Crt ha messo a disposizione gli spazi delle Ogr, mentre Tne l’area di Mirafiori Mrf Industrial Hub. Tra le candidature anche quella del Comune di Ivrea che, mantenendo la sede del quartier generale a Torino, potrebbe invece accogliere come sede satellite i laboratori del nuovo Centro negli spazi degli ex stabilimenti Olivetti, proprio dove  l’intelligenza artificiale è nata e ha mosso i suoi primi passi. Ipotesi suggestiva, quest'ultima, ma difficilmente praticabile.

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