TAJANI: NO A DIRETTIVA CASE GREEN, SÌ A UN'EDILIZIA MODELLO MILANO 2

"Siamo in disaccordo con certe scelte fondamentaliste di Bruxelles, penso a Casa Green, perché ritieniamo che sia giusto combattere il cambiamento climatico, io ritengo che il matrimonio tra industria e ambiente si possa fare, ma il patto non può essere un patto leonino". Dall'Ance di Torino il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega la visione di Forza Italia per l'edilizia in vista delle elezioni europee. "Quindi no al negazionismo", prosegue Tajani, "no al fondamentalismo alla Greta Thunberg e Timmermans. Sì a un ambientalismo pragmatico, e per il vostro settore io penso a quello che ha fatto Berlusconi con Milano 2 e Milano 3. Edilizia non ricca, residenziale e popolare, però  con grande rispetto dell’ambiente, molto verde, piste ciclabili, piste per auto che non si incrociano tra loro. Questo è il modello di Città nel quale noi crediamo. Una visione pragmatica in cui ambiente e industria si sposano", ha aggiunto Tajani, "certamente non siamo per i casermoni di Corviale a Roma, che hanno una visione anche architettonica molto da Ddr o Unione sovietica, mentre crediamo a una visione che permetta al cittadino di vivere in una dimensione umana. Si può fare un'edilizia popolare che non sia mortificante per la persona e non trasformi quelle abitazioni in luogo in cui si delinque". 
 

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