Sgomberato l'ex Lavatoio, centro sociale anarchico di Torino
08:02 Martedì 09 Luglio 2024Considerato dagli investigatori base logistica insurrezionalista, era occupato dal 2019. In prima fila nelle manifestazioni a sostegno di Cospito, suoi militanti avevano attaccato le forze dell'ordine per evitare l'arresto di un extracomunitario
All’alba di questa mattina la Digos ha sgomberato a Torino il centro sociale anarchico ex Lavatoio, in corso Benedetto Brin 21, considerato dagli investigatori la base logistica in città dell’area più oltranzista anarco-insurrezionalista. Per protesta gli occupanti hanno invaso piazza Baldissera. L’ex Lavatoio municipale, stabile alla periferia nord del capoluogo piemontese, era stato occupato nel 2019 ed era frequentato dagli anarchici che erano stati sgomberati dallo storico ex Asilo di via Alessandria, sempre nel 2019. In quell’occasione ci furono violenti disordini a Torino. Gli anarchici del Lavatoio erano tra gli organizzatori delle manifestazioni in solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, lo scorso anno. Alcuni militanti dell’ex Lavatoio erano stati anche identificati lo scorso marzo quando davanti alla questura una volante della polizia venne presa d’assalto nel tentativo di liberare un marocchino di 31 anni irregolare sul territorio, con alle spalle diverse condanne tra cui una per violenza sessuale.
Scudi in plexiglass, caschi, torce di segnalazione nautica, diverse batterie multiple di razzi, decine di petardi e fumogeni. E ancora: fionde, liquido infiammabile, bastoni e maschere antigas. Un vero e proprio arsenale è stato sequestrato questa mattina durante lo sgombero. Per gli investigatori si trattava di una base logistica dell'area più dura del movimento anarco-insurrezionalista, quella che aveva creato violenti disordini durante la manifestazione del 4 marzo 2023, in solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis. Per quelle violenze sono state eseguite, ad aprile di quest’anno, 19 misure cautelari e ci sono 75 persone indagate, con accuse per devastazione e violenza a pubblico ufficiale aggravata. Secondo gli investigatori la regia di quella guerriglia urbana sarebbe riconducibile proprio ai militanti dell’ex Lavatoio. Ne sarebbe riprova tutto il materiale sequestrato questa mattina, tra cui anche delle ricetrasmittenti che sarebbero state utilizzate dagli antagonisti durante la manifestazione del 4 marzo, per coordinarsi durante i disordini. Diverse le scritte sui muri dell’ex Lavatoio, in particolare contro le forze dell’ordine: “Più Digos e Ros morti e pure un pm” e “Se Gaza brucia, Torino esplode”. L’immobile è ora sotto sequestro preventivo. Dopo lo sgombero una ventina di anarchici ha manifestato bloccando il traffico per pochi minuti in piazza Baldissera.