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Residenze universitarie agli atleti, cda di Edisu si spacca, no degli studenti

Arrivano le Universiadi e per ospitare le delegazioni il Comitato organizzatore ottiene dall'Ente per il diritto allo studio (che poi sono la stessa persona) gli alloggi assegnati ai fuorisede. Si prospettano disagi. Valle (Pd): Scelta sconcertante

Gli alloggi degli universitari agli atleti che verranno a Torino per le Universiadi? Sulla proposta di Alessandro Sciretti, presidente di Edisu – l’Ente della Regione Piemonte per il diritto allo studio – il consiglio di amministrazione si è spaccato. Passa la decisione di “sfrattare” gli studenti per un mese e mezzo in concomitanza con le Universiadi del 2025, per far posto alle delegazioni straniere, ma con il voto contrario del rappresentante degli studenti e di un componente del cda, quello nominato dalla minoranza.

Nel bando in via di pubblicazione, per l’assegnazione degli alloggi agli studenti fuorisede, si precisa che “in occasione delle Universiadi 2025 alcune residenze potranno non essere disponibili per il periodo dal 20 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025. Le studentesse e gli studenti assegnatari di residenze che dovessero essere chiuse in occasione dei Giochi (…) saranno adeguatamente informati della suddetta previsione in fase di accettazione del posto letto”. La preoccupazione di disagi è altissima nonostante le rassicurazioni di Sciretti nella doppia veste di presidente del Comitato organizzatore delle Universiadi e di Edisu. Insomma, con una giacca ha chiesto quelle residenze per l'evento e con l'altra se l'è concesse.

La questione era stata sollevata dallo Spiffero nei giorni scorsi. Fare le valigie per un mese e mezzo e poi rientrare, peraltro in periodo di esami, non è il massimo. Per ridurla l’Edisu scriverà sul bando che “studentesse e studenti avranno comunque la possibilità di avanzare la richiesta, che sarà valutata compatibilmente con la propria posizione in graduatoria, di non essere assegnati a una residenza tra quelle che saranno destinate alle delegazioni dei Giochi”. Per chi invece si ritrovasse a dover far posto a staff tecnici e atleti si prospetterebbero due alternative:  1) liberare il posto letto con monetizzazione del periodo non fruito, 2) chiedere l’assegnazione in altra struttura a carico di Edisu Piemonte.

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Daniele Valle, consigliere regionale del Pd, parla di “una scelta sconcertante: gli studenti non sono turisti, non hanno un trolley da spostare. Loro vivono o vivranno a Torino e nelle residenze. C’era e forse c’è ancora il tempo per reperire quegli spazi sul mercato privato. Penso sia il primo tema che il Consiglio regionale dovrà affrontare, se vogliamo che le Universiadi siano davvero un’opportunità e una vetrina per il nostro territorio”.

Resta inoltre da capire quante saranno le residenze che il Comitato organizzatore – Sciretti oltre che dell’Edisu è anche a capo della macchina organizzativa dell’evento – dovrà mettere a disposizione delle Universiadi e quindi quanti saranno gli studenti che tra dicembre e gennaio dovranno lasciare il loro appartamento. Lui stesso si è impegnato, entro due mesi dall’uscita del bando, di definire il numero di posti letto necessari e quanti studenti dovranno sloggiare. Resta inoltre da chiarire come verranno coperti i costi per i ristori agli assegnatari. Dalla Regione? Dall’Edisu? O dal Comitato organizzatore dell’evento?