Riboldi nelle fauci del caimano

Dicono che… il tentativo di “egemonizzare” la presenza dell’assessore alla Sanità e presentarsi come unico referente politico del Cuneese abbia parecchio indispettito non solo gli alleati di governo ma l’iniziativa non sia stata gradita neppure a molti esponenti del suo partito e a qualche collega di giunta. A suscitare il primo vespaio nell’appena insediata XII legislatura del Piemonte è manco a dirlo Paolo Bongioanni, famoso per il suo fare spiccio (un po’ troppo) e la sua scarsa propensione alla diplomazia. Non a caso negli scorsi cinque anni si è meritato il soprannome assai eloquente di “caimano”. Comunque sia, il meloniano che nella squadra di Alberto Cirio riveste il ruolo di assessore all’Agricoltura l’altro giorno ha preteso di sedere al fianco di Federico Riboldi nell’incontro con il direttore generale dell’Aso di Cuneo Livio Tranchida e i primari dell’ospedale.

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