Usura ai danni commercianti, tre misure cautelari a Torino
13:51 Giovedì 08 Agosto 2024
Tra le loro vittime commercianti e artigiani, a cui applicavano nella rata mensile tassi d'interesse fino al 20%. La polizia della questura di Torino ha dato esecuzione a tre misure cautelari, emesse dal gip del tribunale del capoluogo piemontese, nei confronti di tre indagati per usura e tentata estorsione. Uno dei sospettati è finito in carcere, uno agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e uno ha l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. L'indagine è partita ad aprile 2023, dopo che un commerciante aveva denunciato di essere vittima dei tre indagati, due dei quali con alle spalle condanne per reati contro il patrimonio. Agli investigatori l'uomo aveva raccontato che diversi anni prima aveva chiesto un prestito di seimila euro a uno di loro, accordandosi di corrispondergli una rata mensile di interessi pari al 10%. Il commerciante, dal mese successivo alla concessione del prestito, aveva corrisposto all'indagato, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, e al fratello, colpito dalla misura degli arresti domiciliari, la rata mensile di interessi che veniva sempre ritirata nel suo negozio. Il commerciante, in difficoltà finanziarie, aveva contratto un ulteriore debito di 4.000 euro con il terzo indagato, corrispondendo anche a lui interessi mensili pari al 10% del capitale. Non essendo più in grado di pagare le rate degli interessi, la vittima era stata ripetutamente minacciata. Durante le fasi investigative successive alla denuncia, un artigiano raccontava agli investigatori di aver acceso a partire dal 2019, tre prestiti, per l'importo complessivo di 32.000 euro, accordandosi con il creditore di corrispondere interessi mensili pari al 20% del capitale, sino alla data di restituzione dell'intera somma. Anche lui era stato aggredito e minacciato dal suo creditore. Secondo la polizia queste due non erano le uniche vittime dei presunti usurai. Lo scorso aprile era stato eseguito un sequestro anticipato di beni riferibili agli indagati per un valore complessivo di circa un milione di euro.