CRONACA VERA

La maledizione di piazza San Carlo. Sfiorata un'altra tragedia a Torino 

A distanza di sette anni dalla drammatica finale di Champions l'incidente al Salone dell'Auto. Che avrebbe potuto avere conseguenze assai serie. Tra leggende esoteriche e la strage del 1864 c'è da chiedersi se il salotto della città sia il luogo più idoneo per manifestazioni di massa

Ancora una volta in piazza San Carlo. La tragedia avvenuta il 3 giugno 2017, quando durante la proiezione della finale di Champions tra Juventus e Real Madrid oltre 1.600 persone rimasero ferite nella calca e tre persone morirono dopo un lungo calvarioo, avrebbe potuto ripetersi oggi. È stato un attimo, un incidente improvviso, una fatalità forse evitabile. “Siamo profondamente dispiaciuti per l’accaduto ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a tutte le persone coinvolte cui auguriamo una pronta guarigione” dice il sindaco Stefano Lo Russo che era stato lì fino a mezz'ora prima dell'incidente, il tempo di confermare entusiasta la piena riuscita dell'evento. Mentre già si allontanava verso un altro appuntamento, arriva la notizia: un brivido corre lungo la schiena. Dodici contusi, nessuno in modo grave: dopo lunghi minuti di apnea, torna a respirare il primo cittadino cui è parso di rivivere il dramma di Chiara Appendino (che ha pagato con una condanna) quando quella Lancia 037 da rally ha perso il controllo appena sbucata da via Roma, finendo contro le transenne e travolgendo gli appassionati ad esse appoggiati.

Era stato proprio lui a rivendicare il lavoro per riportare il Salone dell’Auto a Torino, kermesse che dovette sloggiare negli anni dei Cinquestelle per l’ostilità di quella maggioranza alle vetture pronte a sgasare nel cuore della città. Non è un caso che, quasi per un istinto pavloviano, sia proprio da lì che arrivano le prime critiche con l’ex candidata sindaco Valentina Sganga: “Dopo anni di discussioni e ammonimenti sull’insicurezza di un tale evento, è intollerabile vedere l’incolumità degli spettatori messa a rischio da cotanta sciatteria”. “Non è una piazza adatta a manifestazioni con grossa affluenza. Poteva di nuovo succedere una strage, sarà doveroso domani che il sindaco relazioni in merito all’accaduto” le fa eco Federica Scanderebech di Forza Italia.

C’è anche chi ricorda quei simboli che da secoli alimentano leggende e dicerie di quella Torino esoterica e occulta che proprio nel suo salotto conserva alcune delle inconfondibili icone. La maledizione di piazza San Carlo? Chissà. La stessa piazza fu anche teatro della cosiddetta Strage di Torino, datata 21 e 22 settembre 1864. Esattamente 160 anni fa. Decine di persone (62 secondo la versione ufficiale, 52 nella lapide che li ricorda) morirono sotto il tiro dei Caribinieri che difendevano la sede del Ministero dell’Interno dai manifestanti infuriati per la decisione di spostare la capitale da Torino a Firenze. 

Questa volta non ci sono state vittime e la maggior parte delle dodici persone coinvolte ha subito contusioni minori. Tre donne e tre uomini sono stati trasportati all’ospedale Mauriziano, due bambini al Maria Vittoria e una donna al Cto. Il ferito più grave ha un riportato un trauma genitale e dovrebbe essere operato, mentre la paziente ricoverata al centro traumatologico ortopedico, una 23enne, ha la gamba sinistra fratturata. Alcuni dei contusi, invece, sono stati assistiti direttamente sul posto dai sanitari della Croce Rossa e della Croce Verde, arrivati pochi minuti dopo lo scontro. 

Dalla Procura si valuta l'apertura di un fascicolo, il reato per cui eventualmente si potrebbe procedere è lesioni colpose, ma nessuno dei feriti ha per il momento sporto denuncia. La polizia municipale, intanto, ha fatto i rilievi del caso e acquisito video e foto. Gli agenti stanno indagando non soltanto sull’incidente in sé ma anche sull’applicazione di tutte le norme di sicurezza da parte degli organizzatori (i titolari del Salone dell’Auto).