CRONACA VERA

Donne e motori, gioie e dolori.
Lo Russo: "Colpa della pilota"

Il giorno dopo la tragedia sfiorata al Salone dell'Auto di Torino il sindaco assolve se stesso e l'organizzazione, conferma la prossima edizione e scarica ogni responsabilità sulla povera guidatrice, già finita nel mirino degli hater sui social - VIDEO

Nessun rimpianto. Nel day after dell’incidente al Salone dell’auto, risoltosi in una gamba rotta e una decina di feriti lievi, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo addossa le responsabilità a Barbara Riolfo, la conducente della Lancia 037 che ieri si è schiantata sulla folla in Piazza San Carlo: “Sottoponeva a forte accelerazione il veicolo senza fondato motivo, e percorsi alcuni metri ne perdeva il controllo”, dice leggendo con tono monocorde il verbale della Municipale. Gli organizzatori avevano fatto un briefing coi guidatori ricordandogli la velocità massima (30 km/h) e facendogli firmare una manleva, ha spiegato al Consiglio comunale, per poi ribadire come il caso, per lui, sia già chiuso: “Direi che è abbastanza chiaro il profilo di responsabilità da tutti i punti di vista”.

Perché il Salone è stato un successo, rivendica il primo cittadino, con un pubblico di “centinaia di migliaia di persone”. E quindi ci sarà una prossima edizione: "Sbaglieremmo se decidessimo di non fare più le cose, è la strada più semplice”. Una posizione che vede il Centrodestra d’accordo a cominciare dal candidato sindaco Paolo Damilano di Torino Bellissima, oggi ricomparso in aula per l’occasione, che ha pure difeso anche la scelta di usare piazza San Carlo. Così, nel centrodestra resta solo la forzista Federica Scanderebech a dire apertamente che la piazza non è adatta a quella manifestazione. Ma premette che si tratta di un “parere personale”, visto che anche il suo compagno di scranno Domenico Garcea non è d’accordo. Tanti chiedono più sicurezza, di ripristinare le balle di fieno usate l’anno scorso come divisorio, o diminuendo la velocità massima della “sfilata”. Il sindaco li liquida con un sarcasmo velato dall’understatement: “Grazie anche per i consigli, soprattutto quando derivano da una forte esperienza…”.

Il più simpatetico con l’amministrazione è il leghista Fabrizio Ricca, che da giugno non fa più l’assessore allo Sport del Piemonte ma non ha perso il piglio della concordia istituzionale: “Stavolta il Comune ha lavorato come doveva lavorare”. Contro la scelta di San Carlo si schierano invece il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi sinistra, non nuovi a flirt politici anche se la sinistra fa parte della maggioranza che sostiene Lo Russo. Dorotea Castiglione (5 Stelle) e Sara Diena, da oggi nuova capogruppo di Avs in Comune, hanno messo in dubbio il buon gusto delle “sgasate” andate in scena nel weekend, in quello che è il salotto buono di Torino.

Intanto, la povera Rolfo, cuneese di Alba e quindi concittadina del governatore Alberto Cirio non sa più come esprimere il proprio dispiacere per quanto è capitato ieri: “Sono molto dispiaciuta per quanto è accaduto. Una fatalità. Ci stiamo tenendo informati, tramite gli organizzatori, sulle condizioni di salute delle persone rimaste ferite”, afferma la pilota di rally che alla guida della Lanci, durante un’esibizione, ha travolto e ferito dodici persone. “Sono stata sentita dalla polizia locale - ha raccontato - ripeto sono moltissimo dispiaciuta di quanto accaduto”. Sulla sua pagine social gli hater si sono scatenati con commenti anche sessisti: “Torna in cucina che il sugo non si mescola da solo”. È solo uno dei messaggi pubblicati nel suo profilo social. L’attacco degli hater ha costretto la donna a rendere il suo profilo di facebook privato, ma dei commenti sono ancora visibili, proprio sotto la foto dell’auto, e più di uno è di stampo sessista. “Prendi secchio e torna a pulire i cerchi delle auto”, scrive un utente. E ancora “Cambia hobby pilotare un’auto non è per te, torna in casa a lavare i piatti”. Ma c’è anche chi difende la pilota: “Mi sa che qui siamo tutti piloti se c’è un incidente, tutti allenatori ai mondiali, tutti premier alle elezioni... tutti fenomeni. Ma tanto lei che sicuramente non è stupida, continuerà a guidare la sua auto… pagherà se dovrà pagare, e vivrà la sua vita”.

In un post, a luglio, la conducente della Lancia aveva scritto, postando una sua foto a bordo dell’auto: “Dedicato a tutte le donne. Mi ci è voluto molto tempo per trovare la mia voce. E ora che ce l’ho non rimarrò in silenzio: anche le donne sanno guidare. Anche le donne sanno guidare una Lancia Rally 037 Martini Racing ex Bettega autentica, sotto la pioggia battente con delle semi-slick. Ogni onore è gloria”. Fino a ieri.

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