CRONACA VERA

Pedoni come birilli, ogni ora ne tirano sotto due

Decessi stabili (485) ma aumentano incidenti e feriti, anche con danni permanenti. Situazione più critica nelle grandi citta, Roma maglia nera. In Piemonte 26 vittime della strada. A Torino 442 persone investite. E anche le strisce non sono più sicure

Nel 2023 sono avvenuti 18.483 investimenti di pedoni – in aumento rispetto al 2022 (17.765) e al 2021 (17.164) – pari a 50 al giorno, 2 l’ora, in cui sono morte 485 persone, 314 uomini e 171 donne. Il numero di decessi sulle strade, 485, è lo stesso dell'anno precedente (314 uomini e 171 donne), ma sono aumentati i feriti, anche con danni permanenti. È quanto emerge dal settimo Rapporto annuale redatto dall’Asaps su dati Istat dell’anno 2023. Preoccupa anche il numero di pedoni feriti, alcuni con danni permanenti, che ha raggiunto i 19.691, in aumento rispetto ai 19.062 dell’anno 2022 e nettamente più alti rispetto ai 16.693 del 2021, ben 54 al giorno, con un aumento di ben 2.998 unità rispetto al 2021, anno caratterizzato dalla pandemia. Gli investimenti in cui il responsabile è stato il conducente del veicolo sono stati 9.958 con 229 decessi di cui 193 in ambito urbano e 36 in area extraurbana. Ma non bisogna dimenticare come anche i pedoni siano sottoposti alle norme del Codice della Strada e gli incidenti provocati dai loro comportamenti irregolari siano stati ben 3.990 con 107 decessi e oltre 3.855 feriti, con 2.322 casi in cui il pedone attraversava la strada irregolarmente, in 642 incidenti camminava in mezzo alla carreggiata, in 514 occasioni il pedone veniva fuori improvvisamente da dietro un veicolo in sosta o fermata, in 291 situazioni il pedone attraversava al passaggio pedonale non rispettando i segnali con 11 decessi.

Sono stati 12 (rispetto ai 19 dell’anno precedente) i giovani sotto i 18 anni morti in Italia nel 2023 (7 ragazzi e 5 ragazze). Quattro avevano meno di 5 anni, (due bambini e due femmine), mentre i feriti sotto i 18 anni sono 2.498 (1.332 maschi e 1.166 femmine) di cui 442 con meno di 5 anni. Alla fatidica data dei 65 anni compiuti il numero di incidenti gravi esplode con ben 314 decessi nell’anno 2023 (193 uomini e 121 donne), in aumento di ben 27 unità rispetto ai 287 morti dell’anno 2022 con 183 maschi e 105 femmine, il 65% di tutti i deceduti, in pratica due pedoni su tre sono ultra65enni che perdono la vita, molto spesso attraversando una strada.

Il Lazio è la regione che ha avuto il maggior numero di decessi con 87 (58 uomini e 29 donne), con ben 51 ultra65enni uccisi, seguita dalla Lombardia con 58 (in calo rispetto ai 69 nel 2022), da Campania con 44, Emilia-Romagna con 43, Sicilia e Veneto con 39, Toscana con 33, Piemonte con 26.

A livello territoriale, sono stati 6.163 gli investimenti di pedoni nelle grandi città nel 2023: 1.959 a Roma, 1.124 a Milano, 577 a Genova, 442 a Torino, 389 a Napoli, 313 a Bologna, 216 a Palermo, 195 a Bari, 161 a Catania, 146 a Trieste, 128 a Verona, 77 a Messina, 71 a Venezia. Aumenta ancora il numero di decessi tra i pedoni, che passa dai 114 del 2019, ai 102 del 2020 agli 86 decessi del 2021, arrivando ai 117 nel 2022, aumenta ancora con la cifra di 129 (86 uomini e 43 donne) con un + 10% rispetto all’ultimo anno. 80 su 129 avevano più di 65 anni (49 uomini e 31 donne). Roma rimane un caso a sé, superando i dati del periodo pre-pandemia con ben 55 decessi (36 uomini e 19 donne), erano stati 44 nel 2022, mentre nel 2021 erano state 32 le croci sulle strade romane. Sempre nella Capitale 33 vittime su 55 avevano più di 65 anni, una vera strage di anziani. Roma ha anche il record di feriti con 2.106, in aumento rispetto ai 2.056 dell’anno 2022 e rispetto ai 1.721 pedoni dell’anno 2021, che sono ricorsi alle cure dei medici, in netto aumento rispetto alle 1.351 del 2020; in pratica in ogni giornata sono 6 le persone che subiscono lesioni quando camminano per le strade della Capitale. Seguono Milano con 1.201 feriti e Genova con 608 pedoni feriti.

Si sono registrati ben 1.121 episodi in cui il pirata della strada è fuggito, con 55 morti e 1.278 feriti, in netto aumento rispetto ai 599 sinistri del 2018. Un fenomeno criminale che non conosce soste, nonostante le pene più severe introdotte nel 2016 con la legge sui nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.

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