LA SACRA RUOTA

Stellantis, Tavares sotto esame. Cambio della guardia tra un anno

Avviato l'iter per la successione al vertice della multinazionale dell'auto. "Normale prassi", spiegano fonti del gruppo ma i risultati soprattutto in Italia e Usa e la sua scarsa diplomazia potrebbero accelerarne l'uscita. Un'altra rogna per Elkann

Stellantis mette sotto esame Carlos Tavares. La società ha iniziato la ricerca per la successione dell’amministratore delegato, il cui contratto termina nel 2026. Lo ha rivelato Bloomberg, citando alcune fonti vicine al dossier secondo le quali non ci sarebbero però piani per un immediato cambio alla leadership e lo stesso manager franco-portoghese sarà incluso nel processo di ricerca dell’azienda italo-francese. Nonostante si tratti di un “normale processo di successione”, come precisato da Stellantis, la notizia fa rumore, anche perché arriva in un periodo in cui Tavares è molto sotto pressione a causa della performance deludente in Nord America. Negli Usa, infatti, le vendite sono rallentate, diversi manager hanno lasciato la società, alcuni azionisti hanno promosso una class action di fronte al Tribunale di Manhattan e i sindacati – soprattutto il potentissimo Uaw – sono nuovamente sul piede di guerra. Il cda di Stellantis si riunirà il 9 e il 10 ottobre negli Usa per valutare i piani da attuare per rilanciare le attività nell’area, riferiscono ancora le stesse fonti all’agenzia statunitense. Secondo Erik Gordon, professore di economia e diritto all’Università del Michigan, la conferma della ricerca da parte dell’azienda probabilmente significa che il cda ha raggiunto un accordo per l’uscita di Tavares. “Penso che riconoscano che è meglio per l’azienda avere un nuovo ceo”, ha affermato Gordon, aggiungendo che “Stellantis sta subendo molti colpi negli Stati Uniti”.

Nel frattempo, anche in Italia la situazione è tutt’altro che tranquilla, con il Governo che continua a chiedere aumenti alla produzione negli impianti del Paese e i sindacati che dovrebbero annunciare oggi una mobilitazione generale contro il gruppo e si avviano verso lo sciopero. Il presidente John Elkann, alle prese con le vertenze legali sulla successione e sotto indagine per frode fiscale, non può permettersi il lusso di sguarnire un fronte, quello americano, che fin dai tempi dell’Avvocato ha rappresentato un asse importante per la rete della famiglia e degli affari.

È “prassi per un consiglio di amministrazione occuparsi con necessario anticipo della scadenza di un contratto della durata di 5 anni firmato a gennaio 2021, senza che questo abbia necessariamente un impatto sul futuro, poiché c’è sempre la possibilità che Carlos Tavares rimanga più a lungo”, ha detto a Bloomberg un portavoce della casa automobilistica. La data del cambio della guardia sarebbe il 2026. in ogni caso, riporta l’agenzia, “c’è ancora la possibilità che Tavares resti più a lungo”. Tavares, 66 anni, è stato uno degli artefici della fusione tra Fca e Psa che ha dato vita a Stellantis e nel corso del suo mandato da amministratore delegato ha seguito un rigoroso percorso di riduzione dei costi e sta provando a parare i colpi dell’indebolimento della domanda di auto elettriche intensificato dalla concorrenza dei produttori cinesi. Pochi giorni fa lo stesso manager ha ammesso di aver fatto “cose impopolari negli ultimi anni per evitare di trovarci nella situazione in cui si trova oggi Volkswagen”, aveva detto l’ad a margine dell’inaugurazione del nuovo hub globale dei veicoli commerciali presso il Mirafiori Automotive Park 2030 di Torino. “Stiamo lavorando molto duramente per evitare la situazione di Volkswagen e il futuro dirà se saremo in grado di evitare alcuni problemi o no. È troppo presto per dirlo oggi, dipende da molti fattori, dai consumatori, da quanto riusciremo a ridurre i costi, dipende dalla volontà dei Paesi europei di supportare i consumatori nell’acquisto di veicoli elettrici”.

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