'Ndrangheta: Piemonte, ex terrorista fermato è un "dirigente"

C'è anche un ex militante dei Colp - Comunisti organizzati per la liberazione proletaria, gruppo attivo negli anni Ottanta, fra le sei persone destinatarie di un provvedimento di fermo in un'inchiesta della Dda di Torino e della guardia di finanza sulla 'ndrangheta in Piemonte. Si tratta di Francesco D'Onofrio, una figura che da tempo, nonostante si professi estraneo alla criminalità organizzata anche per ragioni ideologiche, è oggetto di interesse dell'antimafia subalpina. In questo nuovo procedimento risulterebbe chiamato in causa dai collaboratori di giustizia che lo hanno indicato come un vero e proprio "dirigente" all'interno della rete 'ndranghetistica piemontese. Ora è indagato per associazione di stampo mafioso, estorsione e violazione della legge sulle armi. Secondo due pentiti D'Onofrio fu anche coinvolto nell'omicidio del magistrato Bruno Caccia, procuratore capo a Torino, ucciso nel 1983; l'uomo però ha sempre negato l'addebito e la procura generale di Milano, non essendoci ulteriori riscontri, ha archiviato il caso.

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