Mille segnalazioni al difensore civico, metà in tema sanità

Oltre mille segnalazioni, provenienti soprattutto dall'area metropolitana torinese, "più della metà relative a disservizi e inefficienze della sanità, in particolare sui percorsi di continuità assistenziale per le persone anziane, non autosufficienti, sulle liste d'attesa e le carenze nell'informazione all'utenza da parte del sistema sanitario": Sono quelle arrivate all'Ufficio del Difensore Civico del Piemonte tra il 2022 e il 2023, secondo quanto illustrato oggi in Consiglio da Paola Baldovino, difensore civico regionale, che ha svolto in aula la sua relazione annuale. Numerose anche le segnalazioni di inefficienze in tema di disabilità, ma anche per ritardi nell'erogazione dei Tfr e per criticità nei rapporti tra gli inquilini assegnatari di case popolari e le Atc. Per il consigliere Pd Alberto Avetta, le problematiche relative al tema sanitario sono "sintomo di un modello che non sta funzionando", mentre il capogruppo della Lista Cirio, Silvio Magliano ha osservato che "alla luce della tipologia di richieste dei cittadini, serve una riforma per ampliare le competenze e la capacità di azione dell'istituto del difensore civico, così come sarà importante spingere il Parlamento a normare la figura del difensore nazionale che diventi punto di riferimento per quelli regionali". Per Paolo Ruzzola (FI) "i fatti di cronaca testimoniano un momento storico di forte tensione tra cittadini e operatori sanitari e devono spronarci a formulare proposte, come la Regione sta facendo, strumentalizzare non serve". 

print_icon