ECONOMIA DOMESTICA

Sognando California, Novara tra chip e la Hydrogen Valley

Nella provincia piemontese due progetti innovativi: il maxi-investimento di Silicon Box da 3,2 miliardi di euro, per una fabbrica di componenti dei semiconduttori, e la conversione della raffineria Sarpom di Trecate (30 milioni di euro)

Novara tra Silicon Valley e l’Hydrogen Valley. Hanno come epicentro la provincia piemontese due investimenti che proiettano la regione nel futuro prossimo. Il maxi-investimento di Silicon Box da 3,2 miliardi di euro, per la fabbrica di chiplet, è di interesse strategico nazionale. Il Consiglio dei ministri odierno ha dato il via libera alla delibera al riconoscimento, una “prima applicazione dell’articolo 13 del dl 104 del 2023”, spiega il ministro Adolfo Urso, che dà questa facoltà per investimenti esteri superiori al miliardo di euro, che richiedono per la loro realizzazione procedimenti amministrativi integrati a diversi livelli. Con questo strumento si potrà nominare un commissario straordinario con poteri di ordinanza in deroga alla legislazione e che richiederà un’autorizzazione unica. “Una disposizione che – riferisce Urso – abbiamo voluto per supportare i grandi investimenti strategici della nostra economia, accelerando i processi”.

Il ritorno per il Paese, nel caso di Silicon Box, sarà enorme, comporterà l’assunzione di 1600 persone dirette altamente qualificate e almeno altre duemila nella catena di fornitura, oltre alle mille necessarie per la costruzione. È ancora soggetto all’approvazione delle autorità competenti della Commissione europea, ma Urso confida: “Siamo molto fiduciosi in una conclusione positiva”. Dopo la Fondazione per l’intelligenza artificiale insediata a Torino e la Fondazione per i chip istituita a Pavia, con questo insediamento per la produzione di “chiplet integration e advanced packaging, testing foundry” a Novara, il Nord-Ovest diventerà una sorta di California d’Italia.

Il progetto si inserisce nella strategia europea segnata dal Chips Act, che punta a raddoppiare la quota di mercato globale dell’Unione europea nel settore dei semiconduttori entro il 2030, dal 10 ad almeno il 20%, e nella strategia italiana per la microelettronica. Il sito di Novara è stato selezionato dall’azienda di Singapore attraverso un processo di valutazione dettagliato, con il supporto di esperti e consulenti indipendenti. Lo stabilimento sarà costruito e gestito secondo i principi net zero europei, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. L’obiettivo è quello di soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori, principalmente nel mercato europeo, per abilitare nuove tecnologie come applicazioni di nuova generazione nel campo dell’intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici. La lettera di intenti è stata firmata, a Palazzo Piacentini, alla fine del mese di giugno.

Parte da Trecate, sempre in provincia di Novara, presso la raffineria Sarpom, la Hydrogen Valley del Nord-Ovest, tenuta a battesimo questa mattina dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto con un videomessaggio perché bloccato a Roma proprio per il Cdm, dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dal sindaco Alessandro Canelli e dal presidente di IP Gruppo Spi, Ugo Brachetti Peretti. Il progetto prevede un investimento totale di 30 milioni di euro e sarà sostenuto da due bandi del Pnrr relativi alla produzione di idrogeno in aree industriali dismesse e per la sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale. L’idrogeno prodotto in raffineria avrà due utilizzi: una parte servirà a decarbonizzare i processi produttivi dello stesso sito industriale, che oggi utilizza idrogeno prodotto da idrocarburi; un’altra parte rifornirà due aree di servizio in Piemonte (Casale Monferrato) e in Lombardia (Cassano d’Adda) che saranno attrezzate con infrastrutture di rifornimento a idrogeno.

“Quello di Trecate – hanno sottolineato Cirio e l’assessore regionale Matteo Marnati che negli scorsi anni ha seguito da vicino la nascita e lo sviluppo del progetto – è fino ad oggi il più rilevante, in termini di investimenti e di produzione di idrogeno, tra i tre progetti che la Regione Piemonte ha potuto finanziare nell’ambito del Bando regionale per le Hydrogen Valleys, che con fondi Pnrr ha permesso di unire due importanti esigenze: contribuire al processo di decarbonizzazione del comparto produttivo e dei trasporti e dall'altro ri-adibire aree dismesse già infrastrutturate ad un nuovo strategico utilizzo. La Strategia regionale sull’idrogeno, che abbiamo approvato come Regione nel 2022, oggi può finalmente vedere realizzato il passaggio dall’ambito di ricerca e sviluppo alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno verde”. “Queste realtà di innovazione e buon senso – ha commentato il ministro Salvini – fanno bene al Piemonte e a tutta Italia; nella vicina Lombardia nei prossimi mesi entrerà in funzione sulla linea ferroviaria fino ad oggi alimentata a gasolio tra Brescia, Iseo e Edolo, il primo treno a idrogeno in funzione in Italia”.

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