LA SACRA RUOTA

Mirafiori, un altro mese di stop. Stellantis non ha più un piano

Dopo aver rivisto al ribasso le previsioni e il tonfo in Borsa di ieri, continuano le brutte notizie. Mancano gli ordini e si ferma la produzione della 500 BEV alle Carrozzerie. Il gruppo ormai naviga a vista in balia dei marosi del mercato. Tavares in parlamento

È stata prorogata al primo novembre la sospensione della produzione della 500 Bev alle Carrozzerie di Mirafiori. Lo rende noto Stellantis che ha comunicato la proroga dello stop alle organizzazioni sindacali spiegando che la decisione è motivata dal fatto che persiste la mancanza di ordini legata all'andamento del mercato elettrico in Europa che è profondamente in difficoltà, nonostante la 500e nei primi 8 mesi dell’anno rappresenti il 40% delle vendite nel segmento Ev delle city car (Segmento A) in Europa. “Stellantis – prosegue la nota – sta lavorando con determinazione per garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività. Ribadiamo che alle Carrozzerie di Mirafiori, grazie ad un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale, integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente, ma all'inizio del 2026 sarà anche avviata la produzione della Nuova 500 Ibrida, che sarà realizzata sulla base dell'attuale 500 elettrica”.

“Il complesso di Mirafiori – ricorda ancora il gruppo – sta vivendo una importante trasformazione, con l’obiettivo di renderlo un vero e proprio polo di innovazione e sviluppo a livello globale, scelta cruciale per vincere la sfida della transizione verso la mobilità sostenibile a cui siamo chiamati. Una visione che prevede un processo di investimenti nel comprensorio torinese e nell'industria automobilistica italiana, finalizzato alla creazione del Mirafiori Automotive Park 2030, che ha al suo interno eccellenze globali la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione (eDct), il Plant di Economia Circolare e il Battery Technology Center, oltre alla creazione di un grEEn Campus”.

Stellatis, ribadisce infine la nota, “è sempre accanto ai suoi colleghi e le sue colleghe in questo momento turbolento, con l’obiettivo di garantire continuità e crescita, confermando il ruolo dell’Italia come uno dei pilastri globali del Gruppo. La transizione, indicata da politica e necessaria per la salute del pianeta e delle persone, è un percorso complesso e impegnativo, che non risparmia scelte difficili e non offre soluzioni a portata di mano, ma esige unità d'intenti e visione, necessarie per accompagnare l’azienda, insieme a tutti i suoi dipendenti, nel futuro”. Il solito giurin giurello.

Intanto, sul piano politico arriva la notizia che Carlos Tavares, interverrà alla Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera l’11 ottobre alle ore 13. Appuntamento che precede di qualche giorno la gioranat di mobilitazione nazionale indetta dai sindacti per il 18 ottobre. La società, nell’annunciare la partecipazione di Tavares all’audizione, sottolinea che “il contributo e la volontà di dialogo e di confronto di Stellantis è costante. A cominciare dal rapporto con le istituzioni: dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy, guidato dal Ministro Adolfo Urso, al Parlamento”. La partecipazione del ceo franco-portoghese avviene quindi “in questo spirito di collaborazione, a seguito delle interlocuzioni con il presidente della commissione, Alberto Luigi Gusmeroli”. Tavares, così, “potrà offrire il quadro più esaustivo sulla produzione automobilistica del gruppo in Italia, oggetto dell’audizione”. “La complessa congiuntura internazionale ed europea in cui si trova il settore dell’automotive – sottolinea il gruppo – richiede risposte rapide, frutto anche dell’interlocuzione fra tutte le realtà del settore coinvolte”.

print_icon