Italia-Israele, il Pd fa autogol
Lucio Valentini 16:45 Mercoledì 02 Ottobre 2024Il centrosinistra torinese si spacca sulla partita di calcio del 14 ottobre. Divisioni pronte a riemergere nel Consiglio comunale di lunedì prossimo, che cadrà giusto il 7 ottobre, giorno in cui ricorre l'anniversario dell'eccidio di Hamas
Mentre il Medio Oriente brucia, il Pd torinese si spacca su una partita di calcio. Israele-Italia, che andrà in campo tra due settimane al Blu Energy stadium di Udine, oggi è stata al centro della discussione in Comune. L’occasione è stata una mozione del consigliere di Torino Bellissima Piero Abbruzzese, presentata a luglio ma rimasta incagliata tra gli atti, tant’è che è riemersa soltanto durante la commissione di oggi. Un atto che chiedeva di offrire la disponibilità dello stadio di Torino per ospitare la partita Italia-Israele della Nations League. A luglio l’annuncio della partita aveva scatenato parecchie polemiche e la sede del Bluenergy stadium, oggi data per certa, era in forse. Così Abbruzzese aveva chiesto che la Città si facesse avanti offrendo lo stadio del Toro.
Ma anche se la discussione è “superata dalla storia”, come ripete la vicepresidente dei dem in Comune Ludovica Cioria, il Pd si è spaccato tra coloro che volevano portare la mozione in aula e quelli che lo ritenevano inopportuno. Tra questi c'era Ahmed Abdullahi, il più filopalestinese tra i democratici torinesi, che insieme a Valentino Magazzù e la stessa Cioria ha votato contro. Con loro hanno espresso voto negativo anche altre due liste in maggioranza: i civici di sinistra di Torino Domani e Sinistra ecologista, e i 5 Stelle.
L'atto è stato comunque approvato (con 15 favorevoli e 11 contrari) grazie al sostegno di tutto il centrodestra, del Radicale Silvio Viale e di tre consiglieri dem: Angelo Catanzaro, il più rumoroso tra i sostenitori di Israele in Comune, insieme a Pietro Tuttolomondo e Caterina Greco. La confusione tra i democratici è stata tale che Vincenzo Camarda e Amalia Santiangeli hanno optato per l'astensione. Lunedì Abruzzese chiederà di emendare l’atto rendendolo ecumenico, chiedendo che Torino si renda disponibile a ospitare qualunque partita che “coinvolga Israele, la Palestina o qualunque altra nazione con l’Italia”, in nome dello sport che serve a “unire e superare le divisioni”. Ma al di là dei buoni propositi, sembra piuttosto che la mozione sarà un’occasione per dividere la maggioranza. Di nuovo.