Crt tira dritto a colpi di "tacon"
17:34 Mercoledì 02 Ottobre 2024Nominati due nuovi componenti in rappresentanza delle Università. La presidente Poggi ritrova Ferrone, suo "compagno d'arme" già in Compagnia di San Paolo. E l'indagato Canavesio si fa difendere dal suo predecessore alla presidenza di Ogr
La Fondazione Crt tira dritto come niente fosse. Mentre fioccano avvisi di garanzia e gli indagati, tra consiglieri in carica ed ex, sono saliti a 12, e ancora in attesa del responso del Mef sulla nuova governance, l’ente guidato dalla giurista ciellina Anna Maria Poggi ha provveduto oggi a eleggere due nuovi componenti del Consiglio di indirizzo in sostituzione della stessa presidente e di Gianluca Gaidano, che ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato raggiunto dalla comunicazione giudiziaria. Si tratta dello storico Vincenzo Ferrone, in rappresentanza dell’Università di Torino, e del medico Gianluca Aimaretti, designato dall’Ateneo del Piemonte Orientale: entrambi al primo posto secondo l’ordine di preferenza delle rispettive terne. Superate quindi le perplessità che si erano manifestate negli ultimi giorni sul nome di Ferrone, visti i suoi trascorsi nella “cugina” Compagnia di San Paolo quando nel board di corso Vittorio Emanuele sedeva pure Poggi: a detta di qualcuno una “rimpatriata” poco opportuna, ma è passato pur con con alcuni voti di dissenso.
Il parlamentino della Crt però non è ancora al completo, dovendo provvedere alla sostituzione di Fiorenza Viazzo e di Patrizia Polliotto, l’avvocata di “sistema”, in antichi e stretti rapporti con le due “dame” di via XX Settembre (Poggi e la vice Caterina Bima) con trascorsi in Banca del Fucino e nel Comitato di gestione della Compagnia di San Paolo. Chiamata a sostituire Corrado Bonadeo, l’ispiratore del presunto “patto occulto”, la cooptazione è stata contestata dal ministero per violazione delle procedure. A Palazzo Perrone si starebbe ragionando sulla soluzione migliore: una nuova elezione secondo le regole che entreranno in vigore dopo il placet del Mef o dirottarla nel prossimo Cda? Di tenerla fuori dall’uscio non se ne parla nemmeno.
Intanto, fa discute la scelta di Davide Canavesio e Anna Maria Di Mascio, gli ultimi a finire sotto le grinfie della Procura di Torino, di affidarsi per la difesa a Fulvio Gianaria: tra i più noti penalisti della città, a nessuno è sfuggito che fino a qualche mese sedeva in Ogr, società controllata dalla Crt, sulla stessa poltrona attualmente occupata dal suo assistito Canavesio. “Perlomeno sul piano estetico non una bella cosa”, riassume un consigliere.
“Il percorso di rinnovamento procede in piena collaborazione con tutte le componenti della struttura e nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze”, assicura Poggi che si ritrova però con un cda monco (due componenti in meno e dei rimanenti due indagati) e un ente tempestato da avvisi di garanzia. A Roma, dopo i rilievi “formali” sui compiti estivi, tutto tace. E non è affatto detto che acconsenta.