GIUSTIZIA

Cogefa, il Tar stoppa l'interdittiva

Il Tribunale amministrativo del Piemonte accoglie la sospensiva. "Fatti risalenti nel tempo, talvolta decenni", coinvolgimenti solo immaginabili e prevalenza dell'interesse pubblico: garantire la "continuazione delle opere e dei rapporti di lavoro"

Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva dell’interdittiva antimafia che aveva colpito Cogefa, finita nel mirino dell’inchiesta della Dda di Torino sulle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta. Una misura che rischiava e rischia tutt’ora – in attesa del giudizio di merito – di far saltare un’azienda, tra gli ultimi “colossi” del settore in Piemonte con 400 dipendenti diretti e 1.200 complessivi. Con l’ulteriore effetto collaterale di fermare alcune opere strategiche come quella del Tunnel di Tenda e della Torino-Lione. Era stato il Prefetto di Torino a disporre l’interdittiva, dopo il mancato rinnovo dell’iscrizione dell’azienda nella cosiddetta “white list” delle aziende non sospettate di condizionamenti mafiosi; ora quel provvedimento viene congelato.

Precisamente come aveva evidenziato lo Spiffero, anche secondo il presidente del Tar del Piemonte Raffaele Prosperi “il provvedimento prefettizio impugnato riguarda principalmente fatti estremamente risalenti nel tempo e talvolta nei decenni, interessando anche persone decedute oltre quindici anni addietro oppure soggetti in stretta parentela” motivo per cui “si può al momento solo immaginare un coinvolgimento indiretto degli attuali amministratori della ricorrente, fatti che negli anni passati non hanno dato luogo a misure interdittive”. Non solo. L’interdittiva rischia di essere oltremodo vessatoria non solo nei confronti dell’azienda ma anche di un’ampia porzione di cittadinanza, dal momento che “la ditta interessata segue molteplici cantieri di rilevanza nazionale e concernenti i maggiori collegamenti stradali con la Francia, vie principali di transito per le esportazioni italiane oggigiorno di assoluto rilievo visto il perdurare delle interruzioni ferroviarie in territorio francese”. Per questo il Tar giustifica la propria decisione anche con la necessità di garantire la “momentanea continuazione delle opere e dei rapporti di lavoro”. A questo punto Cogefa può continuare a operare nei suoi cantieri e gli operai proseguire il proprio lavoro.L

Leggi qui il pronunciamento del Tar