Infermieri, il concorso era regolare.
Dal Tar via libera alle assunzioni
14:13 Venerdì 25 Ottobre 2024
Respinta la richiesta di annullare la prova da parte di due esclusi. Azienda Sanitaria Zero agì nel pieno rispetto delle norme. I timori del ricorso hanno comunque frenato in parte i nuovi ingressi. I sindacati: "Ora le Asl svuotino in fretta la graduatoria"
Il concorso per assumere 226 infermieri al quale nella scorsa primavera avevano partecipato oltre 2mila aspiranti è avvenuto in piena regolarità. Il Tar che già aveva negato la sospensiva sugli effetti della selezione adesso ha stabilito l’improcedibilità per il ricorso presentato da due tra gli esclusi dalla graduatoria finale, attestando dunque come tutte le procedure da parte di Azienda Sanitaria Zero abbiano rispettato le norme.
Nel ricorso che ha comunque avuto l’effetto di complicare e talvolta impedire le assunzioni da parte di alcune Asl, veniva imputato all’azienda diretta da Adriano Leli di non aver rispettato alcune regole nello svolgimento degli esami, in particolare di non aver reso pubbliche le prove orali. Un’ipotesi che oggi viene rigettata con nettezza dalla giustizia amministrativa con una decisione che toglie anche ogni perplessità, timore o magari anche qualche alibi a quei vertici di alcune aziende sanitarie che proprio paventando il rischio di possibili conseguenze non avevano dato corso alle assunzioni. E questo nonostante dalla Regione, già dopo la negazione della sospensiva, fossero partite precise indicazioni volte ad assicurare e velocizzare l’entrata in servizio dei nuovi infermieri.
Pressoché immediata la reazione dei sindacati all’atteso pronunciamento del Tar. “Ora, per tutte le aziende sanitarie regionali e per i colleghi in graduatoria, non ci sono più ostacoli per procedere senza timori, auspicando che in tempi celeri tutte le graduatorie di tutte le aziende vengano rapidamente svuotate – scrive in una nota Francesco Coppolella, segretario regionale di Nursind – in modo da poter procedere a nuovi concorsi cosi come la Regione ha previsto, pur consapevoli che i nuovi ingressi non saranno sufficienti per soddisfare l’intero fabbisogno”


