AUTOSCONTRO

Elkann rifiuta la convocazione ma il Parlamento insiste: "Venga a riferire su Stellantis"

Ieri la lettera del rampollo dell'Avvocato in cui si sottrae all'audizione: "Nulla da aggiungere". Stamattina la risposta del presidente della Commissione Gusmeroli: "Tavares è pro tempore, lei rappresenta gli azionisti di un gruppo che ha dato tanto ma ha ricevuto tanto"

John Elkann si nega ma il Parlamento insiste. La presidenza della Commissione attività produttive della Camera ribadisce la richiesta di sentire in audizione il presidente di Stellantis: “Questa presidenza, insieme a quella del Senato, ha tenuto una audizione con l’amministratore delegato di Stellantis, in cui sia l’azienda, sia i parlamentari hanno potuto interloquire. Una interlocuzione che sicuramente è stata utile per tutti”, ha detto il presidente della X Commissione di Montecitorio, il leghista Alberto Gusmeroli. Tuttavia, ha continuato il politico piemontese, “l’amministratore delegato di Stellantis è pro tempore, viceversa, il presidente Elkann rappresenta gli azionisti, in più credo che senta in sé la storia di un gruppo che ha dato tanto all’Italia ma ha ricevuto tanto, e quindi anche per queste ragioni, credo che sia utile interloquire con tutte le forze parlamentari. Alla luce della diversa posizione del presidente, sarà mia cura rinnovare la richiesta di audizione del presidente Elkann”.

Insomma, un invito pressante al nipote dell’Avvocato da parte delle istituzioni dopo che ieri sera Elkann aveva inviato una lettera allo stesso Gusmeroli nella quale gli comunicava che non sarebbe andato in Parlamento, rinnovando “la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso” ma rifiutando l’audizione. “Stellantis prosegue le interlocuzioni con il ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del tavolo di confronto istituito presso il dicastero, in attesa della convocazione ufficiale presso la Presidenza del Consiglio”, scrive Elkann nella lettera, nella quale fa riferimento “alle mozioni approvate dalla maggioranza dell’assemblea della Camera dei deputati il 16 ottobre che impegnano il Governo a convocare entro la fine dell’anno un tavolo con tutte le parti interessate a Palazzo Chigi”. Una convocazione fissata al 14 novembre prossimo al Mimit. In verità, da più parti si chiede l’intervento diretto di Palazzo Chigi, a fronte del sostanziale fallimento dei tavoli promossi dal titolare di Palazzo Piacentini, Adolfo Urso. “Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta, non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato», aggiunge Elkann, ringraziando il presidente della X Commissione e i parlamentari “per l’attenzione che stanno dedicando al settore dell’automotive e alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo”. La notizia della lettera ha colto di sorpresa Lorenzo Fontana, presidente della Camera, che ha espresso il suo sconcerto in una nota: “Mi auguro che questa posizione possa essere presto chiarita. Scavalcare il Parlamento sarebbe un atto grave”.

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